Luna, possibile svolta sulla missione: l’annuncio di Urso

In una intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

Tanti gli argomenti che Adolfo Urso ha voluto affrontare in una lunga intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale‘. Come la sfida europea ed italo-franco-tedesca per quanto riguarda lo spazio. Senza dimenticare, soprattutto, il ritorno dell’Italia nell’energia nucleare. Ed anche quella che riguarda il controllo e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questo e molto altro sono gli obiettivi principali che si è prefissato di raggiungere il nostro Paese nei prossimi anni.

Intervista al 'Quotidiano Nazionale'
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Queste sono alcune delle dichiarazioni che l’attuale ministro delle Imprese e del Made in Italy ha rilasciato: “Italia, Francia e Germania segnano la strada per rispondere alla competizione Usa e alla sfida sistemica cinese. Accordo Siviglia? Svolta importante. Quella di oggi è una intesa che rappresenta un salto di qualità. Un riconoscimento del ruolo centrale dell’Italia in un’Europa che deve sempre più guardare al Mediterraneo e all’Africa. La presidente del G7 sarà un importante banco di prova per tutti. pure per l’Europa”.

Missione sulla Luna, Urso non ha dubbi: “Entro il 2030”

Il ministro ha continuato dicendo: “I nostri Paesi hanno raggiunto un’intesa decisiva per sbloccare immediatamente i lanci di Ariane 6 e Vega-C. Il nostro lanciatore (Vega C) si apre finalmente alla commercializzazione autonoma che potrà essere svolta direttamente anche da parte di Avio. E’ un punto di svolta. Nell’intesa trilaterale abbiamo poi definito la programmazione dei lanci fino al 2030, anno in cui l’Europa ambisce a raggiungere il primo sbarco di un astronauta europeo sulla Luna“.

Intervista al 'Quotidiano Nazionale'
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Poi ha continuato dicendo: “Si tratta di un accordo che troverà riscontro anche nel nostro nuovo ordinamento legislativo. La prossima legge sullo spazio dovrà regolamentare una serie di punti importanti, come la responsabilità da danni causati da detriti spaziali, piuttosto che da caduta di elementi, di razzi di vettori spaziali o da incidenti, che dovessero accadere in orbita nel momento in cui un macchinario spaziale rientra sulla terra”.

In conclusione si è voluto soffermare anche sulla questione nucleare: “Dobbiamo riaprire la strada del nucleare anche in Italia, con i reattori di quarta generazione, industriali e modulari. Senza dimenticare la fusione, su cui anche l’Eni è impegnata con un progetto all’avanguardia. Siamo da sempre il Paese della scienza e della tecnologia, bisogna anche tornare ad essere il Paese del fare”.

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