In una intervista rilasciata al quotidiano “Libero” è intervenuto il figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle, Davide Casaleggio. Quest’ultimo ha pesantemente attaccato Giuseppe Conte e non solo
Davide Casaleggio non le manda assolutamente a dire a Giuseppe Conte ed anche al Movimento 5 Stelle. Il figlio del co-fondatore del partito grillino ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato a ‘Libero‘. Nessun commento sulle domande poste in merito all’attacco a Giulia Bongiorno per quanto riguarda il processo del figlio di Beppe Grillo, Ciro. Nel corso di questa intervista ha voluto dare un consiglio agli esponenti e vertici alti del partito pentastellato.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Dai giornali mi accordo che non stanno raggiungendo i traguardi prefissati. Gli ultimi dati sono un dispiacere per me e non lo nego. Per non parlare di questa gestione che non c’entra nulla con quella che avevamo pensato all’inizio“. Segno del fatto che, per Davide, il Movimento fondato dal padre non è più come prima. Soprattutto dall’elezione come leader dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Si è fatto votare come monocandidato. Una cosa che nessun partito ha mai fatto in Italia. Significa che non c’è più partecipazione dal basso e il dramma è che si sta ripetendo. Ogni volta che per una regione si cala un nome dall’alto, buono o cattivo che sia, si sta dicendo che gli iscritti non devono più partecipare, non hanno voce. Una volta erano migliaia di persone a decidere. Uno dei motivi per cui è nato il M5s era quello di portare la gente a votare e di riportare a votare chi aveva disertato le urne. E invece…“.
Nelle ultime elezioni il Movimento 5 Stelle ha perso addirittura 6 milioni di voti: “Vuol dire che non sono proprio arrivati alle urne. La gente è rimasta delusa e disgustata come me“. Poi ha raccontato qualche aneddoto del passato: “Tutte le persone elette sono state veramente elette dal basso. Alle ultime Europee abbiamo avuto 5mila persone candidate e oltre 100 mila persone che hanno deciso chi tra quelle 5 mila si poteva candidare“.
Invece con chi ha fatto parte del Movimento ed, a modo suo, ha scritto un pezzettino di storia come Alessandro Di Battista ha dichiarato: “Ci sentiamo spesso. Collaborazione con lui? Io mi sono sempre concentrato sulla creazione di piattaforme di partecipazione digitale. E tutte le volte che mi è stato offerto un posto, da consigliere a parlamentare a ministro, ho sempre rifiutato. Poi vedremo in futuro cosa succederà. Oggi il Movimento si basa su piedi d’argilla, non ha più fondamenta“.
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