In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto l’esponente del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico
Oramai non si nasconde davvero più. Le sue parole, rilasciate a ‘La Stampa‘, parlano fin troppo chiaro. Il Movimento 5 Stelle apre al Partito Democratico. Questo, almeno, è quello che ha fatto capire direttamente uno degli esponenti dei pentastellati come Roberto Fico. L’attuale presidente per il comitato di Garanzia dei grillini, infatti, ha parlato chiaro e tondo. Tanto da affrontare moltissimi argomenti importanti. In questi giorni è stato impegnato in giro per l’Italia.
Prima a Varese e poi Avellino. Sempre per partecipare ad incontri pubblici che riguardano l’Autonomia differenziata. Anche se ci ha tenuto a precisare, sempre nell’intervista, che riguarda un qualcosa contro l’Autonomia. Queste sono alcune delle sue parole: “Si tratta di una truffa nei confronti del Sud. Anche a Forza Italia stanno iniziando a capire“. Anche lui, nella giornata di sabato, era presente a Roma nella manifestazione organizzata dal Partito Democratico di Elly Schlein.
In piazza del Popolo c’era anche Giuseppe Conte, leader del partito: “Una bella piazza, con una partecipazione importante. Ho avuto sensazioni positive”. Allo stesso tempo, però, non si è nascosto affatto: “Con loro spero si possa costruire un fronte unito contro la riforma costituzionale delle destre. Ha ragione chi chiede di costruire un’alternativa a questo governo di destra. Serve un grande progetto comune per portare il Paese in una direzione diversa da quella fallimentare del centrodestra“.
Attenzione però, il Pd lo vede solamente come un interlocutore. Guai, infatti, a parlare di alleanza. “La Lega e Fratelli d’Italia sono alleati, eppure litigano costantemente. Noi cerchiamo di essere alleati veri, ma il Pd ha cambiato direzione meno di un anno fa e ora ci sentiamo più vicini al cambiamento voluto da Elly Schlein. Sull’Autonomia o sul salario minimo ci sono punti in comune che prima, con Enrico Letta, non c’erano”.
Un altro dei temi affrontati è quello che sta accadendo in Medio Oriente, precisamente a Gaza. Il suo partito chiede invano un cessate il fuoco immediato. A differenza del Pd che chiede una tregua umanitaria: “Non si deve essere d’accordo su tutto. Se si arriva a una tregua umanitaria, ben venga, ma l’obiettivo è il cessate il fuoco e che Israele si ritiri da Gaza, perché quello che sta facendo il governo Netanyahu viola il diritto internazionale”.
Su Carlo Calenda: “Ogni volta che ipotizziamo un lavoro in comune, lui va per la sua strada. Sul salario minimo siamo d’accordo, ma su altri temi non ha cercato posizioni conciliabili”. Sulla riforma costituzionale: “Ci stiamo lavorando perché, al contrario della vergognosa propaganda di Bruno Vespa, questa è una riforma pesante, che tocca in modo sostanziale i poteri del Presidente della Repubblica“.
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