Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il figlio del garante del Movimento 5 Stelle Gianroberto, Davide Casaleggio
Bisogna tornare indietro di un bel po’ di anni quando Davide Casaleggio insieme a suo padre Gianroberto incontrarono, per la prima volta, Beppe Grillo. Erano andati insieme a vedere un suo show che aveva fatto nella città di Livorno. Poco dopo la fine dello spettacolo i tre si incontrarono nel camerino. Mai, però, avrebbero pensato che poco più avanti si sarebbe verificata la nascita del partito come il Movimento 5 Stelle. A parlare di questo, e di molto altro ancora, proprio il figlio del garante dei pentastellati.
Lo ha fatto nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ ad Emanuele Buzzi. Era il 2004 quando i due fecero visita al comico ed è proprio in quell’anno che stava nascendo la “Casaleggio Associati“. L’altro socio in questione era Luca Eleuteri. Ricorda molto bene quegli anni Davide Casaleggio che si soffermava su Beppe Grillo ancora come comico e non come rivoluzionario nel mondo della politica.
Queste le sue parole a riguardo: “Aveva un pubblico che era rimasto quello degli Anni ’90 e volevamo capire come la Rete avrebbe potuto rivoluzionare anche il mondo dello spettacolo, aprendo nuove platee. Ricordo che gli facemmo una prima proposta per curare il suo blog, che Grillo rifiutò. Noi allora rilanciammo, offrendoci di curare gratuitamente il blog in cambio di poter definire e curare con lui un nuovo show. E fu l’inizio“.
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A distanza di tempo, però, il rapporto con Grillo è andato a scemare. Di conseguenza anche i progetti e le idee. Dopo molti anni il Movimento non fa più parte della Casaleggio Associati. Delusione immensa per Casaleggio: “Quella di mio padre e di Beppe non esiste più. Conte vuole un partito del ‘900. La politica non giova agli affari. Lo scorso anno è stato buono. Noi abbiamo cercato di dare ai nostri clienti un contributo importante per comprendere l’utilizzo della Rete e nuovi modelli di business“.
Poi ha continuato dicendo: “Abbiamo anticipato tendenze mainstream come le potenzialità dell’e-commerce e dei social media, il primo report sull’AI ed altro. Lo abbiamo fatto sempre in ottica divulgativa e per i nostri clienti. Avrei dato vita a qualche start up in più”. Si commuove quando si ricorda del padre: “Nel 2007 al VDay a Bologna, davanti ad una piazza piena disse: “Mi sembrava di aver scritto solo qualche post”. Sosteneva che se uno lavora con passione i frutti arrivano a prescindere, il risultato è la passione stessa“.
In conclusione ha ribadito: “L’AI è una novità destinata a rivoluzionare il mondo come la stampa o l’elettricità. L’AI può agire nell’Infrastruttura digitale già esistente e ha un impatto immediato. Serve un ripensamento globale, se uno Stato limita l’uso dell’AI le imprese si muoveranno fuori dai suoi confini“.