L’ex Ministro e attuale sindaco di Benevento parla al quotidiano La Stampa e ritorna sulle parole del presidente del Consiglio nella conferenza d’inizio anno
Ancora le parole del presidente del Consiglio Meloni su chi le farebbe pressioni o altro. Parole che sono rimaste nell’aria e che fanno parlare e creare tanto rumore nella politica stessa, anche perché è particolare che un Premier se ne esca in quel modo così dirompente sul suo lavoro. E a riguardo esprime il suo pensiero un vecchio volpone della politica, come Clemente Mastella che in Parlamento e nei dicasteri ministeriali ha passato tanto tempo e sa che significa avere pressioni e lavorare in un governo con tante responsabilità. “Trovo stravagante che nella conferenza stampa di fine anno la presidente del Consiglio, anziché motivare ciò che ha fatto, dica di aver respinto ricatti e pressioni. O espliciti questo presunto ricatto, o è soltanto una boutade, per dimostrare che sei forte rispetto a tutto e a tutti. Ma così lasci intendere di sentirti indebolita“, ha detto Mastella al quotidiano La Stampa.
Clemente Mastella è stato due volte ministro, ha partecipato a nove legislature, non poche e ha duellato contro partiti come il Pci di Berlinguer ma anche l’Msi di Almirante, e non solo, ma resta stupito dal comportamento dell’opposizione perché non fa e non dice quasi nulla o non come dovrebbe fare e, forse, polemizzare anche e soprattutto dal punto di vista istituzionale: “Se la presidente del Consiglio dice davanti a 60 milioni di italiani che lei, forse, è ricattata ma non ci sta, l’opposizione deve incalzarla ma davvero. Chiedendo che venga subito in Parlamento e spieghi bene. Ma l’opposizione non c’è“.
“Di sicuro americani e la Chiesa non tramano contro Meloni, forse i giudici…”
E’ tornata di moda la parola complotto che sarebbe organizzato dai poteri forti. Almeno è quello che si rumoreggia, quello che in qualche modo ha fatto intendere il presidente del Consiglio. “Una sorta di complotto come quello che unì Merkel e Sarkozy verso Berlusconi? Si immagina una ritorsione per non aver firmato il Mes e perché si profila una stagnazione dell’economia? No, non mi pare credibile. Per due motivi: Meloni, diciamo la verità, ha già fatto capire che voterà per un nuovo mandato a Ursula e i margini per formare una maggioranza nella prossima legislatura europea sono così risicati da favorirla”.
Di scuro, sostiene Mastella, complotti da parte di americani e anche la Chiesa sono “impossibili”, anche perché il sostegno da parte loro non è mai mancato anzi, per l’ex Ministro non è questo il problema anche perché “gli americani non tramano contro Meloni… E neppure la Chiesa: una volta manifestava la sua ostilità severamente, forse ce la poteva avere con i giudici…“.