Nel 314/esimo giorno di guerra le trattative per il cessate il fuoco sono partite, gli americani sono ottimisti e vanno avanti
Giorni importanti e decisivi per la questione del Medio Oriente e soprattutto per il cessate il fuoco a Gaza. Si sono avviati i negoziati a Doha, ma non c’è Hamas, un’assenza che pesa, anche se si tratta a oltranza.
Prove tecniche di dialogo e soprattutto di pace. Le discussioni in corso a Doha sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi sono cominciate nel migliore dei modi, almeno questo è quello che sostengono le parti in causa, soprattutto gli americano che hanno parlato di un avvio promettente”.
E a dirlo non è un personaggio qualunque ma il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, John Kirby, che ha confermato che i colloqui si sono aperti a Doha con il direttore della CIA William Burns.
“Oggi ci concentriamo sui dettagli dell’implementazione. Non prevediamo di uscire da oggi con un accordo, prevediamo che i colloqui continuino anche domani“. Parole importanti quelle del portavoce della Casa Bianca John Kiryby su quanto sta avvenendo nei colloqui in corso a Doha. Dopo avere definito il tavolo di oggi “un inizio promettente”, Kirby ha aggiunto che “avremo altro da dire nel corso della giornata”.
Il negoziato va avanti a oltranza
Un inizio promettente anche se non c’è stato alcun accordo per il momento, tanto che le parti in causa hanno specificato che “non stiamo avendo un dibattito sulla struttura dell’accordo. Siamo a un punto in cui è generalmente accettato. Le lacune sono nell’esecuzione dell’accordo, nei singoli movimenti muscolari che accompagnano la messa in atto dell’accordo“, ha cercato di spiegare la parte americana che è molto attiva in questo momento, nonostante l’assenza di Hamas sul tavolo delle trattative.
I colloqui in Qatar in vista di una tregua tra Israele e Hamas a Gaza sono “fondamentali per la stabilità globale“. E’ quello che ha sostenuto con forza il capo della diplomazia britannica David Lammy. “Siamo in un momento cruciale per la stabilità globale. Le prossime ore e i prossimi giorni potrebbero definire il futuro del Medio Oriente“, ha affermato in una nota. Insomma, le parti in causa stanno cercando di portare avanti un dialogo che porti a una conclusione importante.
“Un cessate il fuoco non solo proteggerebbe i civili a Gaza, ma aprirebbe anche la strada a una più ampia riduzione della tensione e porterebbe la tanto necessaria stabilità in Medio Oriente”, ha continuato David Lammy.