In merito a quanto sta accadendo in Medioriente ed anche in Europa per via del terrorismo, Giulio Tremonti ha espresso il suo pensiero: lo ha fatto in una intervista rilasciata al “Sole 24Ore”
Dodicesimo giorno di conflitto in Israele. Una situazione, quella che si sta verificando in Medio Oriente, sempre più pesante. Soprattutto dopo l’ultimo e violento attacco che si è verificato a Gaza. Nella serata di ieri, martedì 17 ottobre, un ospedale è stato colpito da una serie di razzi (o missili) ed ha provocato una vera e propria strage. Fino a questo momento il bilancio è a dir poco drammatico. Sono più di 500 le vittime accertate.
Purtroppo si tratta di un numero che, quasi sicuramente, è destinato ad aumentare nelle prossime ore. Una situazione davvero fuori controllo. Lo sa bene anche Giulio Tremonti. L’ex ministro dell’Economia ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato al “Sole 24 Ore” dove ha voluto fare il punto della situazione e non solo: esprimere anche il suo pensiero in merito a quanto sta accadendo visto che la vicenda non è per nulla delle migliori.
Medio Oriente, Tremonti: “Tutto causato da onda lunga della globalizzazione”
Queste sono alcune delle parole rilasciate direttamente dal politico: “La parte più arretrata vuole entrare nel futuro e lo fa con il passato, con il Rinascimento, e che va oltre il modello occidentale. È un’utopia, che mira a quella che al G20 di New Delhi è stata tracciata come la Via del Cotone, alternativa alla Via della Seta. Basata su un percorso India-Arabia-Israele, che bypassa tutto il mondo arabo, sempre più diviso al suo interno”.
In merito agli ultimi fatti che stanno sconvolgendo il Medio Oriente e, di conseguenza, anche l’Europa ha voluto aggiungere: “L’Europa ha avuto un ruolo contraddittorio. Ed è un paradosso: l’Europa ha avuto origine nel Mediteranno, parte da qua, dal Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, dalla conferenza degli Alleati ad Algeri nel 1943, dalla conferenza di Messina del 1955, dai Trattati di Roma del 1957”.
In conclusione ci ha tenuto a ribadire: “Credo che i processi del mondo arabo e dell’Iran non coincidono con quelli altrove innescati dalla globalizzazione. Mentre l’Oriente la cavalca, il Medio Oriente reagisce, innescando la spirale della violenza e del terrorismo”.