“Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”. Così presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul palco del forum Teha di Cernobbio a proposito della vicenda Sangiuliano
La prima domanda alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul palco del forum Teha di Cernobbio ha riguardato ovviamente il caso Sangiuliano. Dalla sala piena di imprenditori che ha appena accolto la premier con un lungo applauso, si alza però un brusio e arrivano alcune voci che urlano ‘basta’.
La premier sa che il dente prima o poi andava tolto, e dopo aver “indugiato” prima sulle dimissioni del ministro, arrivate ieri con una lettera a lei indirizzata, quindi su eventuali dichiarazioni da rilasciare, oggi Meloni non poteva continuare a schivare il colpo. Gli altri è probabile arrivino. Lunedì il Parlamento riapre, e magari le opposizioni proseguiranno a cavalcare la vicenda divenuta alla fine una questione politica talmente grande, da portare al primo cambio di ministro di questo governo, Meloni a Cernobbio ha ovviamente mostrato la sua parte più coriacea. “Intendo fare il mio lavoro bene e fino alla fine della legislatura. E penso che gli italiani possono capire un certo doppiopesismo”. Chiaro il riferimento all’inchiesta della procura di Perugia sui dossier creati con accessi a dati fatto da funzionari pubblici.
Meloni a Cernobbio: “”Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”
“Il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti. C’è stata una forte attenzione mediatica che ha trasformato una vicenda privata in una cosa pubblica. Non credo sia una cosa a cui bisogna prestarsi e quindi non ho accettato inizialmente le dimissioni”. Ha detto ancora Meloni, per poi sottolineare, “Se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possono indebolire il governo si sbaglia. Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”. E ancora, “Per me è molto molto importante che il governo mantenga la sua autorevolezza: spero che si possa adesso andare avanti e spero che il nuovo ministro Alessandro Giuli possa continuare bene l’ottimo lavoro che aveva fatto Gennaro Sangiuliano”. Proprio sull‘operato dell’ex titolare del MiC, Meloni accende un faro, “E’ stato importante aver incrementato i visitatori e gli introiti delle bellezze italiane. Importante avviare grandi progetti fermi da decenni o allargare le sedi degli Uffizi”.
Sangiuliano, Meloni su Boccia: ““La mia idea di come una donna debba ritagliarsi il proprio spazio….”
E poi un riferimento a lei, il convitato di pietra. La donna, Maria Rosaria Boccia, che ha inguaiato Sangiuliano e che stando ai retroscena di alcuni quotidiani, potrebbe mettere in difficoltà altri ministri del governo. O avrebbe potuto. Ecco perchè taluni pensano, che alla fine Meloni abbia imposto le dimissioni a Sangiuliano: meglio sacrificare lui, che andare avanti con un pericoloso stillicidio. “La mia idea di come una donna debba ritagliarsi il proprio spazio nella societa’ e’ diametralmente opposto a quella di questa persona”. Ma a Cernobbio, scandalo Sangiuliano a parte, Il presidente del Consiglio, ha avuto anche un incontro bilaterale con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “I due leader – spiega una nota di Chigi – hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle «più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno e a fronte dei continui attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture critiche”. La premier ha ribadito “la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della presidenza italiana del G7 e il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura”. “Particolare attenzione» è stata dedicata, infine, al tema della «ricostruzione, anche in vista dello svolgimento nel 2025 in Italia della prossima Ukraine Recovery Conference”.