Meloni chiude Atreju e ne ha per tutti da Schlein a Landini fino alla mafia

Il presidente del Consiglio parla all’ultimo giorno della kermesse come al solito, ma stavolta non risparmia nessuno e porta numeri impressionanti

Meloni contro tutti. Non risparmia nessuno né Schlein, né Landini, o Stellantis, perfino Prodi e dà numeri che non si possono smentire e assicura che il governo durerà fino al 2027, ovvero fino al termine del mandato.

Giorgia Meloni ad Atreju
Meloni chiude Atreju e ne ha per tutti da Schlein a Landini fino alla mafia (Screenshot Cityrumors.it)

Arriva, la gente l’accoglie come se fosse qualcosa di irraggiungibile e per minuti e minuti con cori, sventolio di bandiere tricolori e col battito delle mani celebra e omaggia Giorgia Meloni, la “numero uno in assoluto”. Nessuno smette di cantare e osannarla, lei prova a cominciare, ma subito si ferma perché una persona si è sentita male.

Ci sono stati attimi di tensione e paura perché non è stata una cosa velocissima, ma appena tutto si è sistemato, Meloni ha potuto cominciare, ha ringraziato e si è sincerata che la persona che si era sentita male stesse bene, altrimenti non avrebbe proseguito. E lei parte subito in quarta, anche perché “l’occasione è ora e non permette passi incerti e tentennamenti, perché ha bisogno di certezze, cuori puri e gambe ferme. Ma io sono certa che siamo all’altezza del compito, l’Italia è all’altezza del compito. Viva l’Italia e il centrodestra”.

Parte e chiude così, Giorgia Meloni, ed è un tripudio per Atreju 2024. Ha parlato per un’ora, dicendo che le cose vanno bene ma possono andare ancora meglio che tutto si può e si deve migliorare, tanto che tutti, nessuno escluso, si dovranno mettersi “ai remi” per andare avanti e cercare di “cambiare l’Italia”.

“Ci danno per spacciati, ci rialziamo. Sempre”

Per Meloni è un punto d’orgoglio e non ci sta con tutti questi attacchi che ci sono ogni giorno, ora e minuto: “Ogni volta che siamo stati dati per spacciati noi abbiamo preso in mano il nostro destino lasciando tutti a bocca aperta. Ci siamo rialzato mille molte, lo faremo ancora, lo stiamo facendo rispondendo con i fatti ai tanti, troppi uccelli del malaugurio che tifano contro la nazione per sperare di elemosinare un po’ di potere personale sulla pelle di milioni di connazionali”.

Per Meloni non ci sono dubbi e così davanti al “pessimismo, benaltrismo, tafazzismo, la tendenza a piangerci addosso sono i principali nemici dell’Italia che abbiamo il dovere di sconfiggere, se non ci crediamo non possiamo farlo”, lei e il Governono risponderanno con i fatti anche perché “questo governo arriverà fino al 2027”.

Attacco alla Schlein: “Fai bene i calcoli…”

Durante il discorso ecco che arriva a Elly Schlein e al suo blitz in Albania e tanto altro, come i calcoli che vengono fatti sulla sanità: “Con questo governo c’è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre. Il calcolo non è difficile, si fa perfino senza calcolatrice, che l’ultima volta non è andata bene. L’aumento è di 10 miliardi negli ultimi due anni”.

“Prima dell’arrivo di questo governo – ha spiegato Giorgia Meloni -, quando c’erano quelli che ora dicono che non spendiamo abbastanza, negli ultimi 4 anni il fondo sanitario era aumentato di 8 miliardi. Con quale faccia dicono che non abbiamo fatto bene? La calcolatrice serve a voi. Non sono neanche 10 miliardi ma 12, perché vanno aggiunti quelli degli accordi di coesione e 750 milioni di euro dalla revisione del Pnrr”.

Landini difende la sinistra non i lavoratori

 

Argomento delicato e anche di grande discussione e polemica perché se da una parte ci sono gli scioperi quasi ogni settimana, Meloni non può fare a meno di enunciare numeri sui contratti del lavoro che sta portando avanti il governo e i risultati che si sono ottenuti e fa riferimento a Silvio Berlusconi e a quel famoso milione di posti di lavoro che il Cavaliere disse nel 1994: “Oggi Berlusconi sarebbe fiero che il governo che ha contribuito a creare il milione di posti di lavoro, che era una sua bandiera, lo ha fatto in due anni“.

Sul ruolo che sta portando avanti Landini, il segretario nazionale della Cgil, la Premier non fa sconti e ammette: “Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se quelle parole usate da lui come la rivolta sociale, l’avessimo pronunciate noi cosa sarebbe successo. Gli argomenti di Landini sono deboli e cerca di coprirli alzando i toni, gli scioperi non li fa per aiutare i lavoratori ma per aiutare la sinistra, solo che da molto tempo chi aiuta la sinistra non aiuta i lavoratori”.

E ancora, senza filtri e senza pensieri di attuare un po’ di diplomazia: “In Italia è la destra a difendere i lavoratori perché la sinistra era troppo impegnata a difendere le concentrazioni economiche, parlano di una legge sul salario minimo che non hanno mai presentato quando governavano”.

Meloni dice che le cose stanno andando meglio, ma si può fare di più e si dice rammaricate per le pensioni minime che non è riuscita da arrivare a qualcosa di più rispetto a quello che è stato fatto: “Avremmo voluto fare di più. Le risorse sono state gettate dalla finestra. Arriveremo”, tanto che in futuro, assicura che “le pensioni a cento euro e supereremo il tetto per le persone in difficoltà”. E sottolinea che, nonostante questo risultato non sia arrivato come lei desiderava ma “ci arriveremo”, ribadisce che “abbiamo certamente fatto meglio di loro” visti che “i soldi li toglievano ai lavoratori per salvare le banche”

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