Mes, Conte ribadisce: “Mai lo voterò. La Meloni mi teme”

In una intervista rilasciata al quotidiano “Il Foglio” è intervenuto il numero uno del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte 

Una cosa è certa: la sua idea sul Mes non è assolutamente cambiata. Un “no” era ed un “no” sarà. Giuseppe Conte lo ha ribadito, ancora una volta, in una intervista rilasciata al ‘Foglio‘ in cui ha espresso i suoi pensieri e tantissimi dubbi. “Le pare che voterò il Mes? – dichiara al giornalista Simone Canettieri – Lo voteranno la Meloni, il Partito Democratico, Italia Viva e Forza Italia“.

Intervista al 'Foglio'
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Cityrumors.it

Non si è fatto attendere l’ennesimo attacco da parte dell’ex presidente del Consiglio nei confronti di quello attuale: “La Meloni è in evidente difficoltà. Ha capito cosa significa governare. Tanto è vero che sta facendo acqua da tutte le parti. Quando va in Europa sembra che sta in giro per i mercatini di Natale“.

Conte: “La maggioranza deve prendere una decisione”

Poi lancia la sfida: “Mi dispiace per lei, ma per quanto riguarda l’opposizione deve fare i conti con il Movimento 5 Stelle e poi con me. Sul trattato di modifica del Mes (quando Di Maio era ministro e Conte premier) fa chiarezza: “Io in carica per affari correnti? Sono tutte stupidaggini. Su quel disegno di legge del 2011 c’erano le impronte digitali anche di Meloni, La Russa, Calderoli, ed altri. Devo continuare?“.

Intervista al 'Foglio'
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Cityrumors.it

Poi ha continuato dicendo: “La maggioranza deve prendere una decisione e non prendersi gioco degli italiani”. Poi ammette: “Sto facendo opposizione sul merito delle cose“. Si affronta anche la questione Chiara Appendino, nominata vicepresidente del M5S, ma condannata in appello per i fatti di piazza San Carlo a Torino.

Su questo Conte ribadisce: “Sono discorsi differenti. Quando la Meloni vuol decidere sul suo partito riunisce in cucina la sorella ed il cognato. Può fare quello che vuole. I partiti sono cose diverse dagli esponenti di governo che dovrebbe rappresentare tutti”. 

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