Mes, Prodi attacca il governo: “Scelta incomprensibile”. E poi critica il premierato

Romano Prodi in un’intervista a ‘La Repubblica’ critica in modo duro la decisione del governo di bocciare il Mes. E poi attacca il premierato.

Romano Prodi in un’intervista a La Repubblica commenta la decisione del governo di non dare il via libera alla ratifica del Mes: “Una follia. Sono sempre stato convinto che alla fine il dibattito si sarebbe concluso con un nulla di fatto. Dire sì non significava utilizzarlo“.

Prodi intervista La Repubblica Mes
Romano Prodi attacca la maggioranza sul Mes – Cityrumors.it – © Ansa

Con questa scelta, invece, si è deciso di isolare il Paese – aggiunge l’ex premier – ci si mette sul piano di Orban e non capisco assolutamente questa posizione. Ho sempre pensato che le minacce fossero un qualcosa di ricattatorio per ottenere qualcosa dall’Europa. Ma non mi aspettavo questa follia“.

“Il governo è instabile”

Prodi intervista La Repubblica Mes
Per Prodi questa maggioranza è instabile – Cityrumors.it – © Ansa

Prodi in questa intervista commenta anche la divisione della maggioranza sul Mes: “E’ un segno di instabilità. Se su una decisione così importante per il Paese, un partito che sostiene il governo si astiene significa che la spaccatura all’interno dell’esecutivo è davvero profonda. Con il risultato che l’Italia è più debole sui due fronti“.

L’ex premier si sofferma anche sul Patto di stabilità: “Le nuove regole non sono intelligentissime, ma si tratta sicuramente di un passo avanti rispetto al passato. Per tutti i Paesi aumentano i tempi e la flessibilità per fare i conti col proprio debito pubblico, e di questo ne trarrà vantaggio anche l’Italia“.

“Il Pd alle Europee deve avere un solo obiettivo”

Prodi intervista La Repubblica Mes
Prodi sugli obiettivi del Pd – Cityrumors.it – © Ansa

Prodi si proietta anche sulle prossime Europee e sugli obiettivi del Pd: “L’orizzonte dei dem dovrà essere quello di confermarsi primo partito dell’opposizione. E sarà anche curioso di capire con quanto vantaggio risulterà davanti a tutti. Di certo per farlo dovranno essere tenute a bada le divergenze interne. Ho letto Orlando che ha definito il Pd come un meccanismo arrugginito. Io parlerei più di tanti ingranaggi che non vanno sempre per raggiungere l’obiettivo comune“.

Il compito non è duro solo per Elly Schlein – aggiunge l’ex premier – di certo tutti devono capare che bisogna avere una certa armonia per raggiungere dei risultati importanti“.

Gestione cookie