Pierfrancesco Majorino in un’intervista a ‘La Repubblica’ si sofferma sulla decisione del sindaco di Monfalcone di chiudere due centri culturali islamici.
La decisione di chiudere due centri culturali islamici e vietare la preghiera presa dal sindaco di Monfalcone sta facendo molto discutere. “Cisint sta facendo tutto quello che non si dovrebbe fare – spiega Pierfrancesco Majorino in un’intervista a La Repubblica – è il modo migliore per creare ghetti, ledere i diritti delle persone. L’azione del primo cittadino calpesta la Costituzione”.
Per l’esponente dem si tratta del “classico giochino della destra sovranista. Cerca di far esplodere tutti i conflitti possibili sull’immigrazione, perché vuole lucrare sul piano del consenso con allarme sociale e paura. Sicuramente a Monfalcone bisogna gestire la convivenza, ma questo non significa non consentire alcuni diritti fondamentali come il diritto alla fede e la libertà di culto. Poi in Italia si continua a non fare le politiche di integrazione“.
“Chiediamo di fare un passo indietro”
L’eurodeputato avanza anche una richiesta al sindaco di Monfalcone: “Bisogna tornare assolutamente indietro. Poi la comunità deve parlarsi, ascoltare i cittadini coinvolti in questo divieto di preghiera per definire alcune regole che garantiscono il diritto di culto“.
“Sull’immigrazione sono stati ascoltati gli ammonimenti del Capo dello Stato – aggiunge Majorino – il presidente ha sempre parlato di ingressi regolari e accessi legali. Ma su questa strategia possiamo dire che l’esecutivo è ancora all’anno zero“.
“In Italia è altissimo il numero di ingressi irregolari”
Majorino ricorda anche come in Italia “è altissimo il numero di arrivi irregolari, è la misura del fallimento del governo. Ma al PD interessano le proposte e quindi parliamo di cambiare la legge Bossi-Fini e di un grande piano di formazione per fare in modo che l’immigrazione diventi una opportunità. Quanto fatto con l’Albania è solo un accordo costoso, ma non serve a nulla“.