Migranti, in merito all’intesa che ha visto come protagoniste Italia ed Albania sono arrivate le dichiarazioni di Emma Bonino: quest’ultima ne ha parlato al quotidiano “La Stampa”
In questi ultimi giorni, dal punto di vista politico (di casa nostra), non si sta facendo altro se non parlare dell’intesa raggiunta tra Italia ed Albania. In particolar modo per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori illegali. Con tanto di accordo trovato tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ed il premier albanese Edi Rama. Appare molto scetticismo. Soprattutto da parte dell’opposizione. Tanto è vero che anche Emma Bonino ha voluto commentare questa vicenda.
Lo ha fatto direttamente rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa“. Non le ha mandate assolutamente a dire la numero uno del partito ‘+Europa‘. Un protocollo che, nella chiacchierata con il noto giornale, lo ha definito un vero e proprio “spot elettorale“. Non solo, ha continuato dicendo che si tratta di un qualcosa che difficilmente si può applicare per via dei tantissimi nodi che ci sarebbero da sciogliere.
Migranti, intesa Italia-Albania: Bonino vota per il “no”
Un accordo che, ci ha tenuto a ribadire, è come se fosse una specie di “comodato d’uso“. Una intesa che servirà solamente ad una cosa, se non a quella di aumentare i costi per lo Stato italiano. Ne è consapevole la stessa senatrice che ha fatto capire di non essere assolutamente d’accordo su questa intesa tra i due Paesi. Insieme a lei anche altri colleghi hanno letteralmente “bocciato” questa intesa. La prima, a dire il vero, ha mostrare tutta la sua contrarietà a ciò era stata la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Non si è voluta soffermare solamente su questa questione, ma anche di un altro argomento. Ovvero quello relativo anche alle dichiarazioni che sono state rilasciate dalla Commissione Europea. Ricordiamo che la stessa, proprio pochi giorni fa, si è riservata nell’esaminare nel dettaglio il protocollo di intesa. Queste sono state le parole della Bonino in merito: “E’ tutt’altro che escluso che arrivi una contestazione nel merito. Anche perché ci sono sentenze della Corte di giustizia Ue piuttosto esplicite in questo senso”.
