Parla il braccio destro di Tajani e portavoce di Forza Italia: “Comunque sui punti fondamentali siamo d’accordo, vediamo quello che viene fuori”
Una gran confusione che ha agitato il Governo. Anzi per poco non c’è stato un terremoto. Ma per poco, poi tutto è svanito. I chiarimenti però ci saranno e qualcuno ne pagherà il prezzo, da vedere se sarà più alto del previsto. Di sicuro l’avvicinamento alla manovra definitiva in tanti se lo aspettavano in maniera diversa. Da un lato c’è Forza Italia che “apprezza lo sforzo del governo e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per far quadrare i conti del Paese“, ma quelle bozze che circolano della manovra non è che siano piaciute tantissimo. E lo dice chiaro e tondo Raffaele Nevi, il portavoce di Forza Italia, nonché braccio destro di Antonio Tajani: “No ai pignoramenti dei conti correnti da parte dell’Agenzia delle entrate, no all’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi e no all’aumento dell’Iva per pannolini e latte dei bambini“.
Per Nevi ci sono delle buone prospettive, ma tutto è rimandato, anche se sulle bozze che giravano ci tiene a dire una cosa: “Tendiamo a non dare giudizi sulle bozze. Aspettiamo la versione definitiva della manovra. Però tendenzialmente sui punti fondamentali l’abbiamo già discussa e condivisa nella maggioranza dopo molte riunioni. È una manovra che chiaramente risente della situazione economica del Paese“.
“Non vogliamo inasprire le tasse sulla casa”
E nella famosa bozza che girava sul diretto prelevamento sui conti correnti, Nevi non è proprio entusiasta di questa presa di posizione: “La nostra impostazione molto liberale va contro certe azioni e un pignoramento sui conti correnti per noi è a dir poco preoccupante. Lo abbiamo già detto agli alleati e ci è stato risposto di stare tranquilli. Vedremo”.
Ci sono altre cose che non fanno stare sereno Raffaele Nevi e su determinate situazioni vuole aspettare e vedere che succede: “Ad esempio all’incremento della cedolare secca per gli affitti brevi. Noi siamo contrari a inasprire le tasse sulla casa perché l’Italia ha già un peso fiscale enorme sugli immobili. Il tema delle locazioni brevi è delicato, perché favorisce lo sviluppo del turismo in Italia, un asset fondamentale“.