In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto l’ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani
Un 2023 che si sta per concludere anche dal punto di vista politico. Un anno che ha visto guidare, ancora una volta, il nostro Paese dal governo di centrodestra. In particolar modo quello che porta la firma della premier Giorgia Meloni. Se da una parte affermano che molti degli obiettivi prefissati sono stati quasi raggiunti, dall’altra non può che arrivare un commento negativo in merito al loro lavoro. Su questo ci ha pensato direttamente Pier Luigi Bersani che ha voluto esprimere il proprio pensiero.
Lo ha fatto rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Stampa‘ in cui ha voluto dire la propria idea su quanto sta svolgendo la sua squadra. In particolar modo si è voluto soffermare sulla finanziaria che ha giudicato nella maniera più negativa possibile. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Giorgia Meloni è più a suo agio come agit prop che come governante, più adatta a smontare con piglio ideologico quel che c’era che a costruire con qualche idea nuova“.
Poi ha continuato dicendo: “Più rivolta a stringersi in cerchi stretti fiduciarie familistici che ad allargare lo sguardo: questo è stato l’anno del governo Meloni. Ne ho viste tante di Finanziarie nella mia vita, ma mai così deboli e precarie, con tutte le scadenze di qui a un anno e non uno straccio di idea”.
Caso Verdini, Bersani dice la sua: “Ordinanza è impressionante”
In questi ultimi giorni non si sta parlando d’altro se non della vicenda di Tommaso Verdini, figlio di Denis, ai domiciliari. Anche il padre risulta attualmente indagato per via delle commesse Anas con il reato di corruzione. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “L’ordinanza che è arrivata è impressionante. Ma allarghiamo lo sguardo: questa destra vuole abolire l’abuso d’ufficio, il traffico di influenze, il limite al contante, la pubblicazione delle ordinanze, limitare le intercettazioni.
Senza dimenticare che ha attaccato l’Anac, ha generalizzato le assegnazioni di lavori senza gara, consentito subappalti a cascata e fatto una quindicina di condoni o scorciatoie fiscali. Si sta creando l’habitat ideale per la corruzione, poi se la prendono coi rave party! E ci si stupisce se lo spirito civico si indebolisce ancora di più?” conclude Bersani.