Da segnalare l’ennesimo attacco da parte di Elly Schlein nei confronti della premier Giorgia Meloni: la segretaria del Partito Democratico ne ha parlato in una lunga intervista alla “Repubblica”
Non si tratta affatto della prima volta che la attacca, ma in questa occasione ci è andata giù veramente pesante. Elly Schlein contro Giorgia Meloni. La segretaria del Partito Democratico si è sfogata in una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica“. Nel corso della stessa ha puntato, in più di una occasione, il dito contro la presidente del Consiglio. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Faccia nomi e cognomi di chi sta provando a ricattarla.
Altrimenti stiamo parlando del suo solito vittimismo per cercare di coprire i fallimenti che il suo governo sta attuando”. E’ un fiume in piena la segretaria del Pd che si riferisce alle parole della premier rilasciate nella conferenza stampa di fine anno (posticipata di quasi una settimana per l’influenza che ha colpito la stessa). Poi ha continuato dicendo: “La Meloni sta mentendo al Paese. Sta negando le difficoltà e rifiuta di assumersi le proprie responsabilità“.
“Se è vero quello che dice è un pericolo per l’Italia. Dovrebbe consegnare alle autorità competenti gli elementi in suo possesso. Non può rispondere ‘non chiedetemi di essere più precisa’. Ho il timore che sia il solito vittimismo e complottismo da quattro soldi per coprire fallimenti economici e sociali. Un comportamento non adatto a chi governa il Paese che ora guida il G7”.
Pd, Schlein: “Continueremo ad usare tutti i nostri strumenti”
Sempre sulla Meloni l’ha attaccata dicendo: “Non sa cosa siano le liste d’attesa, il caro mutui e il caro vita. Non parla di violenza sulle donne. Copre con menzogne enormi difficoltà. Noi continueremo a usare tutti gli strumenti per chiedere al governo di rendere conto dell’imbarazzo che causa al Paese. La risposta della premier su Pozzolo è stata insufficiente.
Meloni avrebbe dovuto chiedere scusa e pretendere le dimissioni. E invece racconta la storiella di parlamentari non consci delle loro responsabilità: è lei, alla guida del suo partito personale, ad aver fatto le liste. Non può negare le sue responsabilità. Lo fa sulla bocciatura della riforma del Mes e sulla legge bavaglio, dà la colpa al Parlamento, quando è lei a dare la linea alla sua maggioranza”.
In conclusione ha voluto dire la sua sull’inchiesta che riguarda Verdini-Anas: “La difesa della premier è debolissima. Salvini deve riferire. Non risulta indagato ma le ordinanze delineano un sistema di intermediazione tra manager pubblici e imprenditori che usavano la loro prossimità al ministro e a un sottosegretario della Lega. Rai? La Meloni sarà l’ultima premier a lottizzarla“.
