In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ è intervenuta la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein
Questa settimana, per la precisione il 15 ed il 16 dicembre, il Partito Democratico è pronto a riunirsi per parlare di un argomento importante come quello dell’Europa. Su questo appuntamento la leader Elly Schlein, in una intervista al ‘Corriere della Sera‘, ha precisato che il tutto era stato fissato ed annunciato molto tempo prima. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Un grande appuntamento per far partire la costruzione partecipata del progetto per l’Europa che vogliamo“.
Poi svela quali sono i temi fondamentali che verranno trattati: “In primis la questione sociale che è strettamente legata a quella ambientale. Coinvolgeremo i mondi economici, il terzo settore, la società civile. Sarà una discussione aperta. Il green deal e il Next generation Eu non nascono dal nulla, ma dall’impegno dei socialisti in questa legislatura, noi vogliamo dare continuità a questi progetti a cui gli alleati di Salvini e Meloni non hanno mai creduto e che hanno sempre ostacolato”.
Poi un altro tema riguarda quello migratorio: “Noi continueremo ad insistere di fronte a un governo che invece si è arreso a Orbán. Senza dimenticare anche della giustizia fiscale che è un tema su cui i nazionalisti hanno una contraddizione enorme: noi non possiamo avere un’Europa in cui ci sono i paradisi fiscali senza palme che permettono ad alcuni gruppi multinazionali di pagare aliquote dello zero virgola mentre il lavoro e l’impresa sono tassati più del quaranta. Questa non è l’Europa che vogliamo“.
Sui temporeggiamenti riguardanti il Mes precisa: “Hanno fatto fake news per anni sul Mes e ora non sanno come uscirne. Il problema è che stanno giocando con la credibilità internazionale dell’Italia. Non è possibile per ragioni ideologiche bloccare tutto il resto d’Europa sulla ratifica di un trattato. Quando lo ratifichi non stai chiedendo l’attivazione di questo meccanismo stai semplicemente permettendo ad altri di accedervi se ne hanno bisogno”.
Sulle elezioni europee è stata fin troppo chiara: “Non siamo appassionati di asticelle, la percentuale che vorrei contribuissimo a far crescere è quella di chi vota, perché siamo molto preoccupati per il fatto che alle ultime elezioni politiche abbiamo toccato il punto minimo di partecipazione. Noi comunque ce la possiamo giocare visto che siamo a 8 punti di distacco rispetto a Fratelli d’Italia”.
Le alleanza con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, non sono state viste di buon occhio. Tanto è vero che c’è stata più di qualche critica: “Noi non abbiamo mai pensato di fare delle alleanze in provetta. Noi stiamo accompagnando e sostenendo i territori. Io sono convinta che con le altre forze di opposizione ci siano più punti che ci uniscono di quanti ci dividano“.
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