Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” è intervenuta l’esponente del Partito Democratico, Debora Serracchiani
Non si tratterebbe affatto del primo attacco che rivolge nei confronti del governo, ma in questa occasione ci è andata giù in maniera molto pesante. L’esponente del ‘Partito Democratico‘, Debora Serracchiani, ne ha discusso in una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” in cui non le ha mandate assolutamente a dire. Soprattutto in merito alle ultime novità che arrivano sul fronte della Giustizia. Norme che non convincono, del tutto, il suo partito.
Queste sono alcune delle sue affermazioni: “Il centrodestra confonde il garantismo con l’impunità. Il loro modello di giustizia tutela solamente chi può permettersi una difesa e colpisce i deboli ed i fragili. Questo governo non ha alcuna intenzione di risolvere i problemi della Giustizia. Anzi, tende a nasconderli sotto al tappeto. Quando un treno arriva sempre in ritardo la soluzione non è mai quella di eliminare gli orologi. Ovvero non serve eliminare i reati o gli strumenti che consentono di indagare“.
La soluzione per la Serracchiani c’è: “Bisogna riorganizzare il sistema. Abuso d’ufficio? Sono stato presidente di regione, so benissimo i rischi che si corrono quando si amministra. Alla loro richiesta di rivederla abbiamo risposto in maniera positiva. Nel 2020 l’abbiamo riformato“.
Serracchiani: “La destra sta allargando le maglie…”
Su quella Bavaglio fa sapere: “I problemi del passato per quanto riguarda la pubblicazione sull’intercettazione sono stati superati con la riforma Orlando del 2017. Non condividiamo, invece, che si impedisca ai cittadini di avere contezza dei comportamenti di chi ricopre dei ruoli pubblici importanti“.
Poi l’attacco alla destra: “Stanno allargando le maglie della lotta alla corruzione ed al malaffare. Pare che la premier Meloni volesse superare l’epoca di quando c’era Berlusconi, ed invece ce l’hanno proprio nel loro Dna un conflitto con la giustizia. Il Dl Caivano porterà almeno un 20% in più di persone nelle carceri“.
In conclusione sull’Ucraina e sulla Schlein: “Abbiamo dato il nostro “via libera” per l’invio delle armi e per una soluzione diplomatica sulla quale, secondo noi, il governo ha fatto veramente poco. Prodi che sconsiglia la Schlein a candidarsi alle europee? Ne parleremo negli organismi di partito. Non riguarda solamente la segretaria questa scelta, ma tutto l’intero partito“.