Pennisi: “I magistrati? Oggi vogliono solo apparire”

L’ex magistrato è stato intervistato da Libero per parlare del movimento attuale della magistratura italiana

Roberto Pennisi, ex magistrato da quasi mezzo secolo di lavoro in questo mondo, è stato intervistato da Libero per parlare dei comportamenti dei magistrati di oggi. In particolare non sopporta il costante “apparire” delle “toghe”, con una grande attenzione verso i social media, a cui ormai sono iscritti proprio tutti.

Pennisi sui magistrati attuali
Magistrati attuali sotto accusa di Pennisi – Cityrumors.it

Al Procuratore Pennisi, è stato domandato se qualche suo collega attualmente in servizio possa che non siamo nel secolo scorso, che la società è cambiata e che quindi il magistrato può prendere apertamente posizione nel dibattito pubblico, manifestando le sue opinioni, anche di carattere politico: “È ovvio che la società sia cambiata. Il mondo di oggi non è quello di ieri e neppure quello di domani. Il problema su cui bisognerebbe riflettere è l’abbassamento complessivo dei valori individuali. Un discorso che vale un po’ per tutti i settori, dalla giustizia alla politica. Per quanto concerne i magistrati, anche loro sono espressione dei tempi e hanno differenti valori di riferimento rispetto al passato“.

L’ex magistrato Pennisi a Libero

Per quanto riguarda quali siano oggi i valori di riferimento, questo il suo punto di vista: “Apparire. Lei vede qualcuno che non va sui social? No. Anche la giudice di lolanda Apostolico aveva un profilo Fb dove condivideva, prima di chiuderlo in maniera repentina, dei post contro Matteo Salvini e le sue politiche in tema di contrasto all’immigrazione. A me hanno insegnato una cosa che oggi, forse, è fuori moda per il magistrato non solo è importante quello che fa, ma anche come lo fa e come si rapporta con la società esterna“.

Un martello in tribunale
Apparenza più che sostanza in tribunale – Cityrumors.it

Ha sostenuto, poi, che non avrebbe mai fatto come la giudice Apostolico, che nel 2018 ha partecipato ad una manifestazione sul molo del porto di Catania per protestare contro l’allora ministro dell’Interno Salvini. Ha dichiarato, infatti, di non aver mai preso parte ad una manifestazione, e mai ne sarebbe capace per nessun motivo. A detta di Pennisi, i magistrati non devono fare esternazioni su temi che lambiscono l’esercizio delle loro funzioni. In più, il magistrato non può disapplicare una legge perché non la condivide, dato che è suo dovere rivolgersi alla Carta costituzionale. Sull’eccesso di protagonismo dei magistrati ha rivelato che non ha intenzione di criticare nessuno, ma non è d’accordo sul fatto di dover pubblicizzare ogni azione che viene realizzata. Ha concluso sostenendo di assistere con dispiacere allo svilimento della magistratura nell’immaginario collettivo, insieme alla conseguente perdita di credibilità nei confronti di tutti i cittadini italiani.

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