Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari, in un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ conferma le difficoltà dei comuni: “Rischiano di non tenere più”.
Lunga intervista per Andrea Decaro ai microfoni de Il Secolo XIX alla vigilia dell’assemblea nazionale dei sindaci. Il presidente dell’Anci ha affrontato diversi temi tra cui quello della rimodulazione del Pnrr. “Quando il piano è partito nessuno credeva che noi saremmo stati in grado di svolgere il lavoro che era stato chiesto. Le difficoltà non sono mancate, ma ora la macchina si è messa in moto. Per questo motivo non abbiamo capito il perché di questa novità. Per noi resta una scelta incomprensibile“.
Un cambio di rotta che, stando a Decaro, non è stato ancora spiegato. “Non ci hanno detto il motivo di questa novità – ha sottolineato il sindaco di Bari – ma soprattutto non sappiamo da dove verranno presi i soldi per sostituire i fondi europei destinati altrove. Perché noi non siamo assolutamente disposti a rinunciare ad alcune opere. Il confronto con il governo resta quotidiano, ma ci sono diverse cose ancora in sospeso“.
Il pensiero di Decaro sulla manovra
Il sindaco Decaro ha parlato anche della manovra è sottolineato che “risorse per il welfare nel provvedimento sono presenti, ma spesso non sono facili da gestire e in questo momento appaiono insufficienti a far fronte alla situazione che abbiamo sotto i nostri occhi“.
Per il presidente dell’Anci la situazione è davvero critica tanto che “i Comuni ad oggi sono come un argine che rischia di non tenere assolutamente più“.
“Il disagio sociale è in cima alle nostre preoccupazioni”
Decaro si è soffermato anche su quali sono le preoccupazioni dei sindaci in questo momento: “Di sicuro in cima troviamo la situazione sociale. Noi speriamo che il governo abbia contezza di quello che sta succedendo nelle nostre città e nei nostri comuni. Qualche volta, però, parlando di questi argomenti abbiamo la sensazione che si prendono decisioni solo in base a numeri delle statistiche“.
“Per noi, invece, si tratta di persone che si presentano ai nostri servizi sociali per chiedere aiuto – ha aggiunto il sindaco di Bari – e siamo preoccupati perché la tensione possa presto sfuggire di mano“.