L’indiscrezione de ‘La Stampa’ sulla decisione del premier Meloni di mandare via la polizia da Palazzo Chigi sta facendo molto discutere. Nel pomeriggio la precisazione della Presidenza del Consiglio
L’indiscrezione rilanciata da La Stampa sulla decisione di mandare via da Palazzo Chigi i poliziotti sta facendo molto discutere. Secondo quanto riferito dal quotidiano nazionale, il presidente del Consiglio avrebbe deciso di non concedere più lo spazio adiacente alla sua stanza alle forze dell’ordine per paura di complotti. Una notizia che è stata immediatamente smentita dall’ufficio stampa del primo ministro, ma confermata dai sindacati di polizia.
Sulla vicenda, inoltre, si è acceso un dibattito politico all’esterno dei palazzi. Dal centrodestra sottolineano come si tratti di una indiscrezione che non trova attualmente conferme, ma dalle opposizioni sono pronti ad avanzare delle richieste di chiarimenti.
Montaruli e Messina (FdI): “Non sappiamo nulla”
Da parte di Fratelli d’Italia non arrivano conferme su questa indiscrezioni rilanciata da La Stampa. “Non so niente – dice Augusta Montaruli – non conosco il fatto e non posso commentare“.
“Non ero a conoscenza di questa notizia – aggiunge Messina – è una scelta del presidente e va chiesto a lei. Non ho praticamente idea, lo sto apprendendo da voi. Conseguenza della vicenda di Sangiuliano? Non c’è nessuna vulnerabilità. Il governo vuole lavorare e qualcuno pensa di ostacolarlo. È questa la reale situazione“.
Le reazioni dalle opposizioni
Discorso diverso, invece, dalle opposizioni. Bonelli, deputato di Avs, conferma la sua volontà di avanzare una richiesta al premier Meloni di riferire in Parlamento. “Deve spiegare cosa sta accadendo – aggiunge – e mi aspetto anche un chiarimento sulla vicenda Sangiuliano-Boccia. Ancora oggi la signora dice di essere in possesso di informazioni riservare. Ora noi vogliamo capire se esistono questioni di rilevanza nazionale su cui il governo deve informare il Parlamento“.
“Se qualcuno a Palazzo Chigi è a conoscenza di complotti deve andare alla magistratura e denunciarli – Antonio Misiani, senatore del Pd – la nostra impressione è che si evochino complotti per nascondere un passaggio che ancora una volta ha messo a nudo il dilettantismo e l’inadeguatezza di una intera classe dirigenze con in testa il presidente del Consiglio, che prima ha detto che non c’era nulla di cui preoccuparsi e dopo due giorni ha dimissionato il ministro“.
Video e interviste a cura della nostra inviata Luigia Luciani