Il costituzionalista Ainis in un’intervista a ‘Il Dubbio’ si sofferma sul premierato e boccia la proposta messa in campo dal governo.
Michele Ainis in un’intervista a Il Dubbio si sofferma sul premierato e ci va giù molto duro: “Per come è strutturata, questo provvedimento sarebbe un po’ il colpo di grazia per il Parlamento. Si tratta di una riforma che da un lato imbavaglia Camera e Senato, dall’altro lo fa in un tempo in cui la crisi è già acclarata. E’ come se si fosse aperto ormai da anni un cratere nel paesaggio delle nostre istituzioni, che ha modificato il terreno circostanze“.
Il costituzionalista precisa che questa riforma “imbavaglia il Parlamento perché gli impedisce di ricomporsi, nel momento di possibili fratture, creando delle maggioranze differenti”.
“Io non sono sicuro che il premier sarà più forte”
Ainis non condivide l’idea di un presidente del Consiglio più forte con il premierato: “Non sono così convinto. Lo sarà rispetto al Parlamento nel suo insieme e in confronto al Capo dello Stato, ma non se pensiamo alla maggioranza visto che c’è la possibilità di un secondo premier della stessa coalizione. Questo passaggio sarà un ricatto enorme per il primo ministro che vince elezioni“.
“Il premier eletto sarà ostaggio dei piccoli partiti – continua il costituzionalista – la sopravvivenza della legislatura sarà legata alla forza dei partiti: o ci sarà uno importante oppure i minori avranno in mano il potere“.
“Con questa maggioranza record di voti di fiducia”
Ainis sottolinea che, nonostante si ha una maggioranza ampia e coesa, si sta assistendo “ad un record di decreti legge e voti di fiducia. E i sta approvando una legge di bilancio all’ultimo minuti, come è sempre accaduto anche quando si avevano esecutivi più divisi“.