In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuta la deputata di ‘Italia Viva’, Maria Elena Boschi. Ovviamente non si è potuto non parlare della riforma imposta dal governo Meloni
Il suo obiettivo è fin troppo chiaro, ovvero che il disegno di legge presentato da parte del centrodestra possa cambiare. In modo tale che il suo partito, ‘Italia Viva‘, possa votare a favore. Nel caso in cui il voto popolare dovesse bocciare questo tipo di provvedimento allora non ci sarebbero altre strade se non quella delle dimissioni. Maria Elena Boschi, in una intervista alla ‘Stampa‘, fa sapere che l’idea dell’elezione del premier le piace eccome. Anche se, allo stesso tempo, ci sono alcune cose da rivedere.
Quello che non gradisce particolarmente è il mancato superamento del bicameralismo. Non solo: anche la mancanza del ballottaggio, l’assenza del limite dei mandati e l’impossibilità per il Premier di nominare e di revocare allo stesso tempo i ministri. Quello che non le piace, inoltre, è la norma anti-ribaltone che ribadisce “non funziona“. Sul ddl aggiunge: “Siamo pronti a studiare il testo ed anche a parlarne con alcuni esperti. Siamo pronti ad aprirci al confronto”.
Stesso discorso vale anche per le opposizioni: “Siamo pronti a confrontarci anche con loro. Anche perché le riforme si fanno con tutti. Quello di cui ha bisogno il nostro Paese sono delle riforme serie. Il referendum era la loro occasione. Anche perché noi non faremo la guerra ideologica alla Meloni, proprio come lei fece nei nostri confronti“.
La Boschi allontana ogni minima possibilità di possibili dimissioni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Nel 2029 eleggeremo il suo successore. Lui è un arbitro, non deve scendere in campo, ma chiedere il rispetto delle regole. Questa riforma non toglie al Colle questo compito. Se vogliono un Capo dello Stato che funga da attore e giocatore va bene, allora dobbiamo eleggere il Presidente. Anche se, allo stesso tempo, non sono convinta del fatto che sia una buona idea“.
Sulla norma anti-ribaltone sono molte le cose che non la convincono del tutto: “Sono dell’idea che se il premier perde la fiducia deve andare a casa non solo lui, ma anche i parlamentari. Quando mandammo a casa Conte e al suo posto arrivò Draghi ci diedero degli irresponsabili. Credo che debbano far pace con se stessi“.
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