Premierato, Casellati “invita” l’opposizione: “Riforma si può cambiare, anche se…”

La ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, ha rilasciato una intervista al quotidiano “La Stampa” dove si è soffermata a discutere del premierato e non solo

Uno degli argomenti maggiormente trattati in quest’ultimo periodo, nel mondo della politica, non può che essere quello relativo al premierato. Lo stesso che ha scatenato non poche polemiche e critiche da parte dell’opposizione. In merito a questo argomento ha voluto esprimere il proprio pensiero anche la ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, che ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata alla ‘Stampa‘.

Intervista a 'La Stampa'
La ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Nel corso della chiacchierata ci ha tenuto a ribadire che il governo è pronto a mediare. Smentisce le voci sul fatto che l’equilibrio tra premier e Parlamento sia compromesso. Queste sono alcune delle sue parole: “Il futuro dell’Italia, con un ritocco costituzionale sarà pieno “di credibilità, sul fronte economico e politico, che non possiamo avere senza governi stabili. Basta ad inciuci, intrighi di Palazzo, legislature piene di coalizioni diverse e improbabili”.

Poi ha continuato dicendo: “Noi non vogliamo strozzare il dibattito parlamentare, ma non diventi un dialogo tra sordi. Il premierato all’italiana è già un adattamento alla sensibilità di tutte le forze politiche. Il premierato puro invece è stato contestato perché avrebbe posto in un ruolo di subalternità eccessivo il Parlamento”.

Premierato, Casellati alle opposizioni: “Non dicano sempre no”

Di conseguenza si è voluta soffermare anche sulla proposta lanciata dal Partito Democratico, ovvero quella del cancellierato alla tedesca: “Un’idea contraddittoria: parlano di non togliere i poteri al capo dello Stato proponendo un’istituzione impostata diversamente dalla nostra e che di poteri, al Presidente, ne concede ancora meno. Per quanto riguarda il primo sì a Palazzo Madama spero possa arrivare entro tre mesi“.

Una intervista in cui ha affrontato altri temi: “Sarà così solo se le posizioni e gli emendamenti lo concederanno. Dipende dai lavori parlamentari, e da quanto ci metteremo a trovare il punto di caduta condiviso”. Poi l’invito alle opposizioni: “Non dicano sempre e soltanto ‘no’. Io sono sempre in ascolto, pronta a fare la mediatrice verso le sensibilità di tutti. Lavoriamo insieme”.

Intervista a 'La Stampa'
La ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Questione riforme: “Non lo facciamo per alzare una bandiera del centrodestra, ma per alzare quella del popolo italiano e avere finalmente una stabilità che possa portare a credibilità internazionale, sviluppo economico, fiducia dei mercati, programmazione del proprio futuro di cittadini e imprese e rapporti virtuosi con le altre istituzioni come Università e Regioni. In ballo c’è il destino dell’Italia, non del centrodestra”.

In conclusione, sul possibile cambio della Costituzione, avverte: “Non c’è nessuna preoccupazione nel cambiarla. Dopo 40 anni di tentativi a vuoto, da destra a sinistra i padri costituenti: come dicevano loro, la Carta nella sua seconda parte è come un vestito che deve adattarsi alle condizioni particolari del momento”.

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