La sconfitta elettorale in Emilia era attesa, ma quella in Umbria brucia tantissimo. La Meloni si complimenta, ma all’interno c’è tensione
Una sconfitta che brucia tantissimo. Che in Emilia Romagna il centrodestra potesse perdere era stato messo in preventivo, ma che in Umbria si perdesse in questo modo assolutamente no, non era affatto previsto. Il vantaggio da questa estate era importante, ma col passare del tempo si è assottigliato fino ad essere esiguo e poi perdere in malo modo.
All’inizio, subito dopo la fine delle elezioni, c’era un testa a testa che faceva sperare, ma col passare delle ore tutto è svanito. Alle 19.09, quando il quadro era piuttosto evidente, la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, direttamente dal Brasile dove si trova con gli altri leader internazionali, non può fare altro che riconoscere la vittoria dei candidati dell’opposizione.
Un discorso lapidario, ma al tempo stesso di complimenti e non poteva essere altrimenti: “Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità“, ha spiegato la Meloni che ha comunque ringraziato le due candidate Tesei e Ugolini.
Al di là dei complimenti, in casa di Fratelli d’Italia e non solo si cerca di capire i motivi di una sconfitta che, soprattutto in Umbria, non ci doveva essere. In Emilia Romagna si passava da un governo di centro-sinistra, mentre in Umbria la sinistra ha scalzato un governo di centro-destra che, in effetti, faceva acqua da tutte le parti. Ed è quello che brucia di più di ogni cosa.
La maggioranza è solida, Tajani gode Bandecchi nicchia
Sono tanti i commenti da parte delle forze politiche tra il centrodestra che cercano di analizzare la sconfitta e cercano di guardare altrove, soprattutto sui temi su cui si sta lavorando per il paese. Qualcuno cerca di capire i motivi anche se sostiene cose diverse rispetto a quello che era reale in estate, ma è normale anche perché da Fratelli d’Italia si cerca di mascherare una debacle importante.
“Quest’estate partivamo molto sotto nei sondaggi, in campagna elettorale c’è stata una grossa rimonta ma non è bastata. Quando si perde, si ascoltano sempre gli elettori“, fanno sapere da via della Scrofa dipingendo uno scenario che non è verosimile, anche perché ad agosto la Tesei, seppur per poco, era ancora in vantaggio, non è vero che era dietro ai sondaggi. Sono sempre stati vicinissime la Tesei e la Proietti, anche per questo è stato trovata una sinergia con il Sindaco di Terni Bandecchi.
A rendere ancora più veritiero questo dato sono anche le Europee che si sono svolte a giugno e lì i dati non possono mentire. Già perché se in qualche modo Forza Italia e Lega hanno tenuto rispetto alle europee, è proprio Fratelli d’Italia che ha fatto il passo indietro maggiore dal 32,62% in Umbria al voto di giugno, a queste regionali sono arrivati nemmeno al 20%.
E nessuno lo ammette. L’unico che sembra essere soddisfatto dal punto di vista personale è Antonio Tajani che incassa qualche punto percentuale in più, minimo, ma c’è stato, mentre la Lega ha confermato, bene o male il suo risultato. Chi invece ha fatto un piccolo passo indietro, nonostante le dichiarazioni è Alternativa Popolare di Bandecchi che mantiene la sua sfrontatezza: “Con me come candidato avremmo vinto sicuro….”. Se lo dice lui.