In Liguria urne aperte per eleggere il nuovo governatore. Dopo le dimissioni di Giovanni Toti, i cittadini sono chiamati al voto. Ecco tutte le informazioni
Urne aperte in Liguria per eleggere il nuovo governatore. Dopo le dimissioni di Giovanni Toti per l’ormai famosa inchiesta aperta diversi mesi fa dalla Procura di Genova, i cittadini oggi e domani sono chiamati ad esprimere la propria preferenza per chi succederà all’ormai ex presidente regionale.
Come ammesso ai nostri microfoni in esclusiva dal sondaggista Masia, la partita è assolutamente aperta e ci aspetta un testa a testa tra i due principali candidati. Domani pomeriggio (lunedì 28 ottobre) lo spoglio e solo in quel momento sapremo chi avrà la meglio in questa sfida che, almeno alla vigilia, è destinata ad essere molto equilibrata.
Ad oggi sembra essere un testa a testa tra Marco Bucci e Andrea Orlando. Nonostante i candidati siano diversi (9 il numero totale), inutile che la sfida principale è tra il rappresentante di centrodestra e quello di centrosinistra. La coalizione di maggioranza uscente ha deciso di puntare sul sindaco di Genova. Un nome molto apprezzato in regione e che rappresenta forse il sostituto naturale di Toti per dare continuità al percorso iniziato ormai diversi anni fa.
Per il Pd la scelta è caduta su Andrea Orlando. Un nome che ha portato anche il M5s ad unirsi ai dem e a tutti gli altri partiti dell’ormai famosa coalizione allargata. Non è presente Italia Viva. Renzi, infatti, dopo il veto di Conte ha deciso di ritirare i propri candidati e lasciare libertà di voto. Questo rende la sfida ancora più incerta visto che proprio gli elettori di Italia Viva potrebbero rappresentare l’ago della bilancia finale a questo voto.
Come si vota in Liguria? Il procedimento è il solito. Bisogna presentarsi alle urne minuti di documento di carta d’identità e tessera elettorale. Una volta ricevuta la scheda, basta mettere la X sul simbolo corrispondente e il voto si trasferisce direttamente al candidato. Naturalmente si può esprimere la preferenza anche direttamente del candidato.
Si possono esprimere due preferenze della stessa lista, ma, come funziona ormai da diversi anni, devono essere un uomo e una donna. Ricordiamo che c’è anche la possibilità di un voto disgiunto: ovvero votare per una lista provinciale di centrosinistra e per un presidente di centrodestra oppure viceversa.
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