A parlare è il Sindaco di Pesaro contro le modifiche di Fdi: “La loro è una pezza, si sono accorti che così come era non poteva andare…”
Scontro totale o quasi. Il coordinatore dei sindaci del Pd e presidente Autonomie locali (Ali) Matteo Ricci esce allo scoperto sul ddl sulle Autonomie regionali e soprattutto sull’emendamento che ha presentato Fratelli d’Italia, modificando un po’ il tutto, almeno rispetto a come era stato presentato prima e al CorSera spiega: “L’emendamento? Mi sembra il minimo che si possa fare: senza i Lep, i livelli essenziali di prestazione, vengono a mancare i requisiti minimi che rendono uguali i diritti delle persone, a Nord e a Sud. Comunque l’emendamento è una cartina di tornasole”. Un attacco frontale, anche se messo così sembra quasi strumentale da un sindaco di sinistra rispetto a un emendamento da parte di un partito della parte opposta, ma il Sindaco Ricci non ci sta e spiega: “È un’ammissione di colpa della maggioranza, anche perché in Fratelli d’Italia si sono resi conto del rischio dell’autonomia“.
Ricci parla di rischio e la sua paura si potrebbe concretizzare se le cose dovessero essere attuate in questo modo, tanto che spiega di quale rischio si tratta, visto che si andrebbe incontro a “una diseguaglianza nell’erogazione dei servizi. Fratelli d’Italia lo ha realizzato e sta cercando di mettere una pezza a questo disegno di legge“. Un disegno di legge che sta dividendo la maggioranza e si andrebbe avanti così per un po’, anche perché i sindaci del Sud hanno cominciato a protestare, anche se Ricci sottolinea che “non è un problema di Nord e Sud“.
Una riforma che porta a un centralismo regionale peggio di quello nazionale
Ricci insiste nel dire che non è un problema di Nord e Sud: “Questa riforma porta a un centralismo regionale che è ancora peggio di quello nazionale“. E il problema diventerebbe gestionale, anche perché dice e ribadisce il Sindaco di Pesaro che alla fine “le Regioni diventino dei baracconi gestionali“. E va avanti con l’attacco e con la preoccupazione di tanti sindaci in tutta Italia: “Le gestioni devono rimanere in mano ai Comuni. Nel 1970 le Regioni sono nate per occuparsi di legislazione e di programmazione. Non di gestione dei soldi“.
Si parla della tanto decantata “autonomia differenziata“, ma per il sindaco Ricci non è così, anche perché la definisce in un altro modo perché secondo lui “avrebbero dovuto chiamarla autonomia divisoria“. E con le conseguenza che il Sud sia quello che ne paghi le conseguenze maggiori: “Certo, è anche così. Ma noi ci stiamo già preparando organizzare le forze per il referendum abrogativo“. Mai così determinati