La ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”£
Opposizione e governo potrebbero trovarsi d’accordo su un tema molto importante. Pochi giorni fa, infatti, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha voluto lanciare un invito alla premier Giorgia Meloni. In particolar modo in merito a quella di istituire nelle scuole l’educazione affettiva. Magari farla diventare anche una legge. A questo punto potrebbe essere più che una idea per il governo che sta seriamente valutando la situazione. Dopo il parere positivo di Carlo Nordio, arriva quello di un altro ministro.
Ovvero di Maria Eugenia Roccella che ne ha parlato alla ‘Stampa‘. Anche l’esponente della Famiglia e per le Pari Opportunità ha dimostrato di essere favorevole a tutto questo. Allo stesso tempo, però, ha ribadito che bisognerà aprire un dibattito per quanto riguarda i contenuti. Il tutto dopo che si è consumato l’ennesimo femminicidio che si è verificato nel nostro Paese: ovvero quello in merito all’uccisione della giovane Giulia Cecchettin, assassinata dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta.
Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal ministro: “Non solo siamo pronti al dialogo ma su questo tema l’abbiamo sempre cercato. La proposta di collaborazione fatta dalla Schlein va accolta come metodo. Educazione alla sessualità? Siamo disponibilissimi a lavorare a una legge con l’opposizione. Bisogna verificare quali sono le azioni davvero efficaci. La Svezia ha un tasso di violenza contro le donne e numero di femminicidi più alto rispetto all’Italia eppure ha l’educazione sessuale nelle scuole”.
Poi ha continuato dicendo: “Credo che fin dalla più tenera età sia necessario educare al rispetto. Alla base della violenza c’è il problema di una nuova libertà femminile che per alcuni uomini risulta ancora difficile da accettare. Le battaglie delle donne partono dalle donne, ma hanno successo quando coinvolgono anche gli uomini. E’ importante che le madri educhino i figli maschi ad avere rispetto delle donne e della loro libertà“.
Poi lancia una sua idea: “Sarebbe un bel segnale effettuare una manifestazione di uomini contro la violenza. Ne aveva già parlato all’epoca Ignazio La Russa. Credo che la Schlein potrebbe essere d’accordo”.
Femminicidi, la Roccella propone la sua idea per lo stop
Sull’Aid che ha denunciato il calo del 70% dei fondi per la prevenzione della violenza di genere afferma: “Non ci risulta. Abbiamo invece aumentato i fondi per il piano anti-violenza. Siamo passati da 35 a 55 milioni in via strutturale”. Nonostante il ‘Codice rosso’le donne continuano ad essere uccise. Proprio nelle ultime ore la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha affermato che in Italia non c’è un solo posto dove una donna può sentirsi sicura.
In merito a ciò ha ribadito: “Purtroppo non c’è un solo posto nel mondo dove le donne siano sicure. Pur con la nostra media intollerabile di una donna uccisa ogni tre giorni, i dati ci dicono che l’Italia è fra i Paesi europei in cui il numero di femminicidi è meno alto. Un governo deve intervenire e lo stiamo facendo. Il fenomeno va affrontato su molti piani. C’è un problema di cultura e di costume“.
Sul pensiero di Matteo Salvini (carcere a vita per gli assassini e castrazione chimica per stupratori e pedofili) ribadisce: “Penso che le nostre leggi siano buone. Con questa nuova legge abbiamo proseguito sulla linea del Codice rosso promossa a suo tempo da Giulia Bongiorno. Con le norme varate dal governo daremo tempi certi per adottare le misure cautelare“.