L’attuale sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è pronto a tornare alla carica: vuole candidarsi nuovamente alle elezioni del 2027
La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 2027, quando sarà il momento per il popolo romano per tornare alle urne ed eleggere il nuovo leader della Capitale, chi la guiderà per i successivi cinque anni nel tentativo di risolvere quelle problematiche che sono ormai diventate storiche per la città di Roma.

Dal malfunzionamento del servizio pubblico, passando per le strade rovinate dalle buche (ormai simbolo della città), fino ad arrivare alla lenta burocrazia e all’anzianità delle strutture che caratterizzano la principale città italiana. Il sindaco di Roma, d’altronde, è uno dei compiti più complicati e ardui dal punto di vista politico.
Amministrare una città da milioni di abitanti non è una passeggiata, soprattutto considerandone la vastità. Serve quindi una personalità capace di esserne responsabile, in grado di garantire un futuro roseo alla Capitale, ma soprattutto un contesto vivibile con la serenità che, oggi, non è proprio una delle sue caratteristiche principali.
Il 2027 sarà quindi l’anno del rinnovamento. I romani torneranno a esprimere la propria preferenza, quella che nelle elezioni tenutesi nel 2021 aveva portato alla nomina di sindaco di Roma di Roberto Gualtieri. Una scelta che, dopo anni, potrebbe essere messa alle spalle o, addirittura, riconfermata.
Gualtieri si ricandida
La notizia delle ultime ore, infatti, è che Roberto Gualtieri ha deciso di candidarsi nuovamente come sindaco della Capitale, con l’obiettivo di ottenere un secondo mandato per dare continuità al percorso iniziato ben quattro anni fa. Intervenuto ai microfoni di Rai Radio Uno, durante la trasmissione ‘Un giorno da pecora’, Gualtieri ha confermato la sua intenzione:

“Già stiamo lavorando per i prossimi cinque anni. Se mi ricandido? Sì, sì, lo avevamo già detto dall’inizio, non è una notizia. Ormai abbiamo preso il ritmo. Se il Pd è d’accordo? Certo. I 5 stelle? Vedremo: ora sono all’opposizione”. Così si è espresso l’attuale numero uno capitolino, prima di aggiungere:
“Rispetto al campo largo, con questa legge elettorale, se vogliamo battere la destra dobbiamo essere alleati. Poi ci sono diverse gradazioni di questa alleanza. Segnalo che la destra è andata alle elezioni con tre candidati premier diversi, scritti ciascuno sul simbolo”. La sua candidatura è stata mandata, ora i romani possono iniziare a valutarla, prima di esprimere un giudizio.
Per Gualtieri parlerà il bilancio che porterà a termine nel 2027. Verrà tirata una lista di pro e di contro e si deciderà se confermare il voto dato oppure se scegliere nuovi candidati e dare anche ad altri la possibilità di progettare il futuro di Roma.