Saluto romano, scoppia la bufera: Manconi si divide

In merito alla questione del ‘Saluto romano’, che ha scatenato una vera e propria bufera, si è soffermato Luigi Manconi: quest’ultimo ne ha parlato in una lunga intervista al ‘Corriere della Sera’ 

La Corte della Cassazione, nella serata di ieri, ha deciso che il “saluto romano” non è da considerare assolutamente un reato. Un risultato che ha provocato non poche polemiche ed indignazione. In merito a questo tema si è voluto soffermare Luigi Manconi. L’ex presidente della Commissione dei diritti umani ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. Nel corso della stessa ha voluto dividere il suo pensiero.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Luigi Manconi (Ansa Foto) Cityrumors.it

Queste sono alcune delle parole che il docente di Sociologia dei fenomeni politici ha rilasciato al noto quotidiano: “In merito a questa decisione da parte della Cassazione ho qualche perplessità. Nella vicenda della manifestazione in quel di Milano mi sembra che il saluto romano avesse delle finalità immediatamente pubblica ed, allo stesso tempo, politica. Quindi poteva contenere quella componente di istigazione che rappresenta il passaggio ad una fattispecie penale”.

Saluto romano, Manconi: “Alcuni gesti punibili, altri no”

Lo stesso Manconi ha continuato dicendo: “In altre parole poteva anche configurare un concreto pericolo di commissione reati. Una cosa diversa come quanto è accaduto ad Acca Larenzia pochi giorni fa. In quella occasione il saluto romano rientra in un perimetro che non comporta affatto una valutazione sotto il profilo penale“.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Luigi Manconi (Ansa Foto) Cityrumors.it

Alla domanda su quale sia da interpretare che il saluto romano sia da considerare un reato e quale no ha risposto in questo modo: “E’ il giudice che stabilirà il tutto. Lui deve discernere. Penso che nella manifestazione del 7 gennaio, in quel di Roma, quel pericolo concreto non c’era. Quei gesti e quelle parole non costituivano affatto una istigazione nel commettere reati. Rimanevano all’interno di una ritualità funeraria. Segno del fatto che, secondo il mio parere, deve essere valutato caso per caso“.

Poi ha continuato dicendo: “Si può avere un saluto romano che può essere punibile come previsto dalla legge Scelba e dalla legge Mancino. Si può anche avere un saluto romano che non richiama affatto quelle norme“. In conclusione, in merito agli episodi di Acca Larenzia, ha commentato in questo modo: “Rifiuto la conta dei morti. Continuo a ritenere sbagliato immaginare che quei saluti andassero sanzionati in maniera penale. Credo che l’idea di sciogliere Casapound sia sbagliata“.

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