Dure critiche, insulti e attacchi contro Matteo Salvini: sono stati svelati i contenuti della chat della Meloni e di Fratelli d’Italia contro il vice-premier
La Destra si spacca, anzi, no, si unisce forse come mai in passato. La particolarità, però, è che lo fa nei confronti di un solo elemento, un uomo al Governo, che da anni però è nel mirino dei leader della coalizione: Matteo Salvini. Una nuova pagina di storia della politica italiana, rivelazioni segrete che sono state portate alla luce e che ora possono incidere sul futuro del Paese.
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Il riferimento, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, è alle chat private che fanno riferimento al periodo tra il 2018 e il 2024 (quando la Meloni era già in carica da due anni). Chat private che sono state portate alla luce nel libro, che uscirà domani, ‘Fratelli di chat, storia segreta del partito di Giorgia Meloni’.
Una serie di messaggi che ripercorrono l’ascesa della Presidente del Consiglio negli ultimi anni. Piani, idee, pensieri e riflessioni. Tutto viene portato alla luce, anche la posizione della Destra nei confronti di una figura a dir poco discussa, come quella di Salvini, oggi vice-premier e secondo cittadino italiano.
Salvini diventa quindi l’uomo da far fuori per accrescere la forza del partito, quello da screditare fin da quando nel 2018 non ha preso parte alla coalizione del governo Conte, passando per la crisi del Papeete e per il governo Draghi.
Il contenuto delle chat
Se dobbiamo indicare la data di partenza, questa è individuabile nel 3 dicembre 2018, quando scoppia lo scandalo sulle accise in Liguria. “Se fossi Salvini mi nasconderei”. Così lo attaccò la Meloni, lanciando FdI contro la Lega, sulla chat dei parlamentari. L’inizio di una giostra di un giro segreto che arriverà fino a oggi.
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Segue, nello stesso anno, il viaggio a Israele di Salvini, quando era Ministro dell’Interno. Viaggio con il quale dà vita a uno scontro diplomatico con il Libano dopo aver definito Hezbollah “terrorismo islamico”. Un pretesto per attaccarlo di nuovo in chat e a farlo Fazzolari che scrive: “Il ministro bimbominkia colpisce ancora”. Oggi è sottosegretario della Meloni.
Per trovare un nuovo viaggio al 2020, quando La Stampa svela un retroscena che attribuisce a Salvini la frase: “Meloni rischia la sindrome di Fini”. Paragonata al grande nemico del passato, l’attuale premier – in quel momento rivale a destra di Salvini -, si sfoga in una chat dicendo: “Che vergogna. Il messaggio che va fatto passare è che la Lega è un partito che non mantiene la parola data. Hai voglia a fare il partito di desta se non hai onore!”.
Parole dure, durissime. Come quelle che lo accostano ad amico di Putin dopo lo scandalo dell’Hotel Metropol. “Ne abbiamo di cose da raccontare” dice Fazzolari nel 2019 al termine di un messaggio. Ma è la Meloni a fare il punto evidenziando la differenza tra Leda e FdI: “La Lega e Salvini sono andati a Mosca a fare i cosacchi padani e a promettere ai russi a-more eterno (…). Noi abbiamo sempre mantenuto la nostra storica posizione di: ‘siamo i patrioti italiani, non siamo filo niente e nessuno, né filo Putin, né filo americani (…)”.