Prosegue il processo nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Il ministro a ‘Libero’: “Rischio il carcere per colpa della sinistra”
Giornata importante quella odierna (sabato 14 settembre ndr) per Matteo Salvini. Il processo per la vicenda Open Arms nei confronti del leader della Lega prosegue e a Palermo è prevista una nuova udienza. Grande attesa per la requisitoria del pubblico ministero. Come riferito da Rai News, il pm proverà a spiegare le accuse contestate al ministero dei Trasporti: ovvero sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Salvini non sarà presente al processo. Stando alle ultime informazioni, il ministro avrebbe deciso di presenziare all’udienza del 18 quando dovrebbe parlare l’avvocato Bongiorno. Un’altra data cruciale in questo processo tanto che il vicepremier ha invitato parlamentari e militanti ad essere a Palermo. La sentenza di questo lungo procedimento giudiziario è attesa per metà ottobre e quindi siamo ormai alle battute finali.
Cosa rischia Matteo Salvini
Ultime battute del lungo procedimento giudiziario che vede Matteo Salvini imputato per la vicenda Open Arms del 2019. Il rischio per il ministro dei Trasporti è quello di 15 anni di carcere. “Sono a processo per una vendetta della sinistra – spiega Salvini in un’intervista a Libero – non riescono a vincere alle urne e allora provano ad eliminare i propri rivali in questo modo. Lo abbiamo visto prima con Berlusconi e ora, in un certo senso, sta succedendo la stessa cosa con Trump“.
Ma da parte del leader della Lega nessun pentimento per quanto fatto nel 2019. Al quotidiano italiano il ministro dei Trasporti conferma di aver agito nel rispetto della parola data agli elettori, ma anche in difesa del nostro Paese. Per questo motivo non si dice assolutamente preoccupato, ma spera che possa prevalere il buon senso perché “proteggere i confini non è assolutamente un reato“.
Siamo entrati nella fase decisiva del processo. Le prossime due udienze sono fondamentali anche in vista della sentenza definitiva che è attesa per metà ottobre.
Dall’autonomia allo Ius Scholae: il punto di Salvini
Oltre al processo, si apre un periodo sicuramente cruciale anche per il governo. Sono molte le riforme che animeranno il dibattito politico a partire da autonomia e Ius Scholae. Sulla prima riforma il vicepremier Salvini si dice tranquillo e non preoccupato dalla campagna fatta da alcuni governatori di sinistra.
Discorso leggermente diverso per lo Ius Scholae. Il leader della Lega ribadisce che il provvedimento non è assolutamente una priorità. Anzi, il suo partito è pronto a proporre il ritiro della cittadinanza per chi commette reati. Una misura che quindi sembra essere destinata ad alimentare ancora un po’ di tensione nella maggioranza. Ma sono comunque temi che saranno affrontati dopo la legge di Bilancio, che ancora oggi resta la priorità.
Salvini al quotidiano italiano ribadisce la necessità di tutelare le pensioni con la legge di Bilancio ma anche aumentare fino a 100 euro netti lo stipendio di chi non guadagna più di 35mila euro l’anno. E un occhio di riguardato va dato alla sanità. “La coperta è corta, ma sono ottimista“, conclude il numero uno di via Bellerio.