In un momento di silenzio e riserbo assoluto sulla faccenda legata tra Boccia e l’ex capo della Cultura, ecco che si riaccende il caso
Si riapre clamorosamente il caso Sangiuliano-Boccia. Dopo giorni di riserbo e silenzio sulla telenovela dell’estate che ha fatto dimettere il ministro della Cultura, adesso la macchina sta per ripartire. E forse con nuove rivelazionii.
L’ex ministro della Cultura Sangiuliano, alla fine, si è deciso e ha depositato un atto giudiziario ai magistrati di Piazzale Clodio contro Maria Rosaria Boccia. La denuncia da parte dell’ex numero uno della Cultura è per indebite pressioni, non proprio un atto circostanziato e preciso, ma piuttosto vago, almeno per quel che riguarda la formula di giudizio.
Adesso, vista la situazione, dovrà essere la procura di Roma a scegliere e soprattutto a dare il nome giusto e appropriato alla denuncia, ma molto dipenderà dai documenti che ha presentato l’ex ministro della Cultura. E così, la mossa tanto attesa da parte dell’ex numero uno del Mic è stata fatta e bisognerà vedere dove porterà.
Da piazzale Clodio si deciderà se l’inchiesta varrà la pena, in base agli incartamenti portati da Sangiuliano, se andare avanti per tentata estorsione e anche violazione della privacy, anche se, davanti a una simile situazione, non si capisce il motivo per cui la denuncia non sia stata presentata proprio in questo modo e con questa formula.
Da non dimenticare che l’avvocato Silverio Sica, il legale dell’ex ministro, nelle passate settimane aveva annunciato l’esposto e così è stato fatto. La curiosità vuole che quasi negli stessi minuti della notizia della denuncia da parte di Sangiuliano, la Boccia, neanche l’avesse fatto apposta, abbia pubblicato una storia su Instagram in piazza del Parlamento con una foto con un bicchiere di caffè e la canzone di Malyka Ayane “Ma cosa hai messo nel caffè”.
Tutto nasce dall’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia che durante l’estate, tramite storie sui social, aveva dato la notizia che a breve sarebbe diventata “consigliera ai Grandi eventi”, per conto del Ministero della Cultura. Da lì sono arrivate una serie di smentite e storie che hanno montato il caso e fatto scoppiare una polemica furiosa che ha imbarazzto il Governo fino alle dimissioni di Sangiuliano a poche settimane dal G7 della Cultura.
Da non dimenticare che l’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è attualmente indagato per peculato e rivelazione di segreti d’atti d’ufficio da parte della Procura di Roma su denuncia presentata dal deputato di Avs Bonelli, ma anche dalla Corte dei Conti che sta verificando che l’ex ministro non abbia fatto spese extra e per conto del ministero a persone che non erano del ministero della Cultura.
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