I sondaggi politici vedono un miglioramento del Pd, e anche un cedimento (piccolo) di Giorgia Meloni e Matteo Salvini
La battaglia per le europee sta per entrare nel vivo, anche se prima c’è da pensare alle regionali, una su tutte quelle in Sardegna che qualche grattacapo alla maggioranza che sostiene il governo di Giorgia Meloni lo hanno creato, eccome.
Al netto, però, di quello che succederà dopo il 25 febbraio in terra sarda – quello che dovrebbe essere il candidato della Lega, Christian Solinas, è indagato per corruzione -, ci sono dei numeri, quelli dei sondaggi di Swg, che parlano fin da ora, e dicono che il Partito democratico di Elly Schlein è l’unico schieramento assieme all’Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni ad aver aumentato le percentuali possibili di consensi.
I dem, infatti, rispetto alla settimana precedente sono riusciti a strappare uno 0,3% in generale portandosi al 19,4% totale, meno di dieci punti da Fratelli d’Italia della prima presidente del Consiglio donna della storia della nostra Repubblica che, come tutto il centrodestra, ha perso dei pezzi. Quanto ai rossoverdi, sono riusciti a guadagnare lo 0,2% e sono al 3,4%, ben al di sopra della soglia di sbarramento.
Sondaggi politici: Meloni perde qualcosa, Salvini e Conte di più
Ma ecco la maggioranza. Il partito di Meloni, questa settimana, è sceso al 29% (tondo tondo) perdendo lo 0,2%, più di lei, però, hanno perso i leghisti capitanati da Matteo Salvini, anche vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Carroccio, che rischia di perdere la battaglia intestina al governo per quanto concerne il terzo mandato dei governatori e qualche candidatura alle regionali, appunto, ha perso lo 0,3% arrivando all’8,8% dei consensi presenti secondo l’istituto di ricerca. Anche Forza Italia di Antonio Tajani ha smarrito per strada qualche elettore, ma la perdita è contenuta: dal 7,3% di una settimana fa, gli azzurri sono dati ora al 7,2%. A perdere qualcosa tra le fila della maggioranza persino Noi Moderati di Maurizio Lupi, tornati all’1%.
E il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, Azione di Carlo Calenda e Italia viva di Matteo Renzi? I pentastellati non se la stanno passando bene per le rilevazioni, e infatti hanno ceduto lo 0,3%, arrivando al 16,1%, mentre i due ex “amici” del terzo polo sono rimasti stabili: l’ex ministro dello Sviluppo economico è fermo al 4%, l’ex presidente del Consiglio viaggia al 3,5%.
Quanto agli altri, gli sconfitti delle precedenti politiche: +Europa (che ha comunque fatto eleggere dei deputati) ha perso lo 0,1% ed è data al 2,3%, l’ex partito di Gianluigi Paragone, Italexit per l’Italia ha recuperato lo 0,2% esattamente come Unione popolare, e sono appaiate in fondo alla classifica all’1,4%.
