Lo stop all’abuso d’ufficio fa discutere. Il presidente Mattarella ha firmato la legge Nordio. E scoppia la polemica politica sul provvedimento.
Il via libera del presidente Mattarella è arrivato all’ultimo giorno possibile. Come scritto dall’edizione odierna del Corriere della Sera, il Capo dello Stato ha firmato la legge Nordio. Un approvazione arrivata proprio al fotofinish a causa della volontà dell’inquilino del Quirinale di conoscere il testo definitivo del decreto Carceri.
Nonostante la decisione di Mattarella di firmare la legge, le polemiche sul provvedimento continuano ad essere diverse. Dall’Anm sono arrivate forte critiche a questo decreto con il segretario nazionale che attacca duramente la decisione del governo di introdurre lo stop all’abuso d’ufficio: “Lascerà il cittadino solo e indifeso di fronte alle angherie dei pubblici ufficiali“.
Se da parte dell’Anm sono arrivate dure critiche alla legge Nordio, dal centrodestra si alza una sorta di difesa nei confronti del provvedimento e delle decisioni del ministro della Giustizia. “L’abuso d’ufficio fa ormai parte del passato“, il pensiero di Tommaso Foti al quotidiano italiano.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ha anche sottolineato che “quella norma era ormai un paravento per la paura di firmare da parte dei funzionari pubblici o magari un alibi per non fare“. L’esponente del partito di Giorgia Meloni si sofferma anche sul ritardo della firma da parte del presidente Mattarella e sottolinea come il Capo dello Stato esercita i suoi poteri come previsto dalla legge.
Dall’opposizione non terminano le critiche per la decisione del governo di mettere fine al reato di abuso d’ufficio. Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, al Corriere della Sera ha sottolineato come con questo provvedimento si è deciso di togliere una tutela efficace contro gli eccessi di potere e, soprattutto, si sono andate a violare le norme Ue.
L’esponente dem ha anche sottolineato che attualmente esiste il rischio “di una procedura di infrazione soprattutto per l’Italia, che è un Paese già sottoposto a procedure simili e che per le scelte del presidente del Consiglio si sta ponendo ai margini dell’Unione Europea“.
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