In merito allo stop del rialzo dei tassi ha voluto esprimere il proprio pensiero anche Carlo Cottarelli: quest’ultimo ne ha parlato in una intervista rilasciata al “Quotidiano Nazionale”
Dopo dieci aumenti consecutivi c’è da segnalare lo stop al rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. Ad annunciarlo, direttamente dalla conferenza stampa di Atene (in trasferta), la presidente Christine Lagarde che ha rivelato tutte le novità e informazioni del momento. In merito a questa importante notizia sono arrivate anche le parole da parte di Carlo Cottarelli. Quest’ultimo ne ha voluto parlare direttamente in una intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale‘.
A quanto pare, però, l’esperto economista non ha mai avuto alcun dubbio ed, in qualche modo, si aspettava che le cose potessero cambiare verso questa direzione. Tanto è vero che, aveva previsto, che un nuovo aumento ci sarebbe stato. Visto che nel mese di settembre si erano verificate alcune divisioni all’interno del board. Anche se, allo stesso tempo, non tutti si trovavano d’accordo per via del rialzo dinanzi ad un rallentamento da parte dell’inflazione.
La stessa che continua a viaggiare a livello sostenuti. La velocità di crescita, afferma, non dovrebbe superare il 3-3,5%. Nel nostro Paese, invece, si dovrebbe verificare una caduta del tasso di inflazione a partire da questo mese. Anche di due punti percentuali. Esattamente un anno fa si era registrato un aumento dei prezzi molto importante. Segno del fatto che anche l’Italia sta andando verso un “raffreddamento” dei prezzi.
Stop a rialzo dei tassi, Cottarelli: “Possibile anche in Italia”
Stesso discorso vale anche per i generi alimentati con i prezzi che stanno tendendo a rallentare. Senza dimenticare anche l’iniziativa da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il suo “carrello tricolore“. Non vede nulla di negativo Cottarelli, anzi. Queste sono alcune delle sue parole: “Credo che il livello di tassi di interesse resterà alto ancora per qualche mese. Ma almeno abbiamo evitato un nuovo aumento dei costi degli interessi e un altro freno messo all’economia“.
Non siamo “fuori pericolo”, anche se ci possiamo permettere di respirare un po’. Ci tiene a precisare che, quello che conta, è la differenza fra il tasso di interesse e l’inflazione. Il primo gonfia il debito, il secondo lo sgonfia. Sulla svolta della Bce non ha dubbi: “Ci potrebbe essere qualche segnale positivo. I tassi di interesse resteranno a lungo sugli attuali livelli e con un’inflazione che cala, i tassi reali peseranno di più“.
In conclusione ha parlato di cosa può fare l’Europa per poter rilanciare gli investimenti ed anche quali sono i punti deboli e di forza del governo: “Abbiamo a disposizione i fondi del Pnrr, che dobbiamo spendere senza accumulare più ritardi. Ok alle proposte di modifica avanzate dall’Italia, ma ho dubbi sulle riforme. Governo? Il dato positivo è quello relativo ai cambiamenti nella struttura della spesa“.