Superbonus, Ronzulli smentisce accordo con 5S: “Non c’è nessun asse”

In una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Stampa” è intervenuta il capogruppo di Forza Italia, Licia Ronzulli 

Una volta e per tutte ci ha tenuto a fare chiarezza. E lo ha fatto direttamente rilasciando una intervista al quotidiano “La Stampa” dove si è soffermata a parlare della questione legata al Superbonus. Licia Ronzulli, esponente e capogruppo di ‘Forza Italia‘, in qualche modo ha voluto smentire un accordo con il Movimento 5 Stelle su questa vicenda. Tanto da precisare che non potrà mai esistere alcun asse con chi ha provocato 120 miliardi di euro nelle casse dello Stato.

Intervista alla 'Stampa'
L’esponente di Forza Italia. Licia Ronzulli (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Un vero e proprio avviso nei confronti del partito con leader l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Poi ha voluto continuare dicendo: “Per quanto ci riguarda noi collaboreremo responsabilmente ed anche in sintonia con il governo. L’obiettivo è quello di arrivare e spingerci fino a dove le coperture ce lo potranno consentire. Non ci saranno strappi e nemmeno fughe in avanti“. In questo modo ha voluto chiudere la vicenda riguardante il Superbonus.

La Ronzulli su bonus psicologo e commissione inchiesta Covid

Un altro argomento che la Ronzulli ha voluto trattare non può che essere quello relativo al bonus psicologo: “Bisogna proteggere i cittadini dalle conseguenze della crisi pandemica e socio-economica vuol dire non solo varare misure per tutelare economicamente le famiglie più in difficoltà, come stiamo già facendo, ma anche intervenire sulle ripercussioni psicologiche che tutto questo ha generato. L’obiettivo è tutelare la salute mentale degli italiani, che ha la stessa identica importanza di quella fisica“.

Intervista alla 'Stampa'
L’esponente di Forza Italia. Licia Ronzulli (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Mentre durante la dichiarazione di voto per l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid ha precisato: “Perché il Presidente Conte, a fine Gennaio del 2020 parlava di ‘situazione sotto controllo’ e sosteneva di aver attivato tutti i protocolli di protezione? E’ giusto sapere quali informazioni fossero alla base della sua sicumera, supportata dall’allora segretario del PD, Zingaretti, che ostentava sprezzante serenità bevendo spritz in compagnia al grido ‘Milano non si ferma’?”.

Dobbiamo indagare su eventuali abusi, sprechi e comportamenti illeciti. Gravi se commessi alle spalle degli italiani. Non possiamo dimenticare le mascherine e i vari dispositivi di protezione risultati difettosi, pagati a caro prezzo dallo Stato italiano e dai cittadini. Senza dimenticare i verbali secretati, i banchi a rotelle, la fallimentare app ‘immuni’ e molto altro. Nemmeno il prezzo altissimo pagato dai nostri figli per la schizofrenia del governo“.

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