Il ministro Piantedosi in un’intervista a ‘Il Mattino’ si sofferma sull’allarme terrorismo in Italia e svela il piano per le grandi città.
Le feste natalizie sono ormai passate, ma l’attenzione per il terrorismo in Italia resta molto alta. “Sin da subito abbiamo rafforzato le misure – spiega il ministro Piantedosi in un’intervista a Il Mattino – certamente il rischio che agiscano lupi solitari non va sottovalutato, ma non abbiamo allarmi precisi“.
Il titolare dell’Interno si sofferma anche sul piano messo in campo per le grandi città: “Da un anno operiamo con dispositivi di particolare intensità nelle stazioni delle principali città. I risultati stanno arrivando, ma va sottolineato che, anche quando non siam riuscite a impedire la commissione dei reati, siamo riusciti a dare alla giustizia i responsabili di questi fatti“.
Piantedosi in questa intervista fa il punto anche sul tema migranti: “Il calo è reale, ma è ancora presto per trarre conclusioni. Con la Turchia e con la Libia abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione anche se dobbiamo aspettare. Diciamo che a livello internazionale si vive una congiuntura che ha portato a determinare un aumento degli arrivi lo scorso anno“.
Sbarchi che potrebbero portare all’arrivo di terroristi. “L’attenzione è elevata – conferma il ministro – nel 2023 sono stati arrestati 154 stranieri. Occorre considerare che i numeri non sono sostenibili dal punto di vista della concreta possibilità di politiche di integrazione e naturalmente c’è il rischio di condizioni di emarginazione“.
Altro tema molto delicato è quello della sicurezza negli ospedali. “In oltre un anno abbiamo aumentato del 50% i posti in polizia e contestualmente anche incrementato il numero degli operatori impiegati. Ritengo senza dubbio che c’è stata una inversione di tendenza sul tema della sicurezza nei nosocomi“, sottolinea il ministro Piantedosi.
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