L’ex giocatore e simbolo della Roma invitato a Mosca per un evento legato alle scommesse è in difficoltà dopo il polverone che si è alzato
Quando politica e sport si fondono e si mischiano succede sempre un patatrac. Se poi di mezzo ci finisce un campione del calcio, un giocatore amato dai suoi tifosi e non come Francesco Totti, allora il polverone che si alza è incredibile, soprattutto se un fuoriclasse come l’ex giallorosso viene invitato in Russia in un momento delicato come questo e con il clima rovente che c’è in Europa. Il putiferio.

Personaggi della politica e anche dello sport che hanno detto la loro su questa vicenda come se si stesse parlando di un calcio di rigore mancato o di una sconfitta della propria squadra del cuore, prendendo posizione e chiedendo a Totti di non andare e di farsi da parte.
L’ex capitano, anche per colpa sua, mai si sarebbe immaginato di essere al centro di un tal macello mediatico, perché di questo si sta trattando, con lui che è stato in silenzio, sperando che la cosa passasse in qualche modo, ma invece non è andata in questo modo e alla fine ha spiegato i motivi per cui lui intende andare in Russia: “Vado a Mosca in quanto uomo di sport”. E’ la conferma che Totti il prossimo 8 aprile sarà in Russia per il Premio internazionale RB, organizzato da un sito di russo di scommesse.
“Pronto ad andare anche a Kiev”. E rifiuta il tapiro
Il dibattito è anche diventato quasi quotidiano e soprattutto politico con esponenti di destra e di sinistra pronti a prendere posizione: “Il mio viaggio di lavoro a Mosca, da giorni, suscita infinite polemiche – ha detto Totti all’Ansa -. Ma io non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo. L’ho sempre fatto: prima come calciatore e adesso in una nuova veste. Da anni vado in tutti i Paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev, per le stesse finalità”.
Nonostante la sua presa di posizione, l’ex capotano è pronto a rivedere la sua idea: “Se mi arrivasse una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all’evento di Mosca non esiterei un momento a fare un passo indietro. Tutto il resto trovo che siano solo ipocrisie e speculazioni di chi vuole trarre visibilità attraverso il mio nome“.

Nella tarda serata, l’ex capitano della Roma Francesco Totti riguardo a questa storia è statp avvicinato da un troupe di Striscia la Notizia con l’inviato Valerio Staffelli per la consegna del famoso Tapiro ma per la prima volta, un po’ infastidito, l’ex giocatore si è svincolato e se ne è andata senza prenderlo.