Il presidente russo esce allo scoperto e si dice disponibile per un piano per finire la guerra ma diffida sulla tregua che ha accettato Zelensky
E’ una partita a scacchi e Putin vuole fare scacco matto. In tutto e per tutto. Trump e Zelensky hanno portato avanti l’idea di una tregua accettata dal presidente ucraina, ma quello russo nicchia, disponibile alla pace ma non si fida della tregua. E rilancia un piano che potrebbe rimettere tutto in discussione.
“L’Ucraina potrebbe utilizzare il cessate il fuoco per ottenere armi o forzare la mobilitazione”, ha spiegato Putin che poi spiega con forza il suo punto di vista dicendo che “le forze armate russe stanno avanzando quasi ovunque, non è chiaro come verrà risolta la situazione sulla linea di contatto in caso di cessate il fuoco“.
Un cessate il fuoco, si domanda Putin a proposito del Kursk, “significa che tutti se ne andrebbero? Dovremmo liberarli dopo che hanno commesso numerosi crimini contro i civili in quell’area, o le autorità ucraine ordineranno loro di arrendersi? Cosa accadrà ? Non è chiaro“. Non arretra il presidente russo e potrebbe mettere in difficoltà Trump che pensava di ottenere qualcosa da Zelensky e anche da Putin, ma non è così. Almeno per il momento.
Putin ha espresso dubbi anche su come “verranno gestiti altri aspetti lungo la linea di contatto di 2 mila chilometri”. “Come sapete, le forze russe stanno avanzando praticamente in ogni settore della linea di contatto e ci sono tutte le condizioni per assediare unita’ piuttosto grandi”, ha osservato il capo del Cremlino, “quindi cosa accadrebbe in questi 30 giorni? Proseguirebbe una mobilitazione forzata in Ucraina, una consegna di armi all’Ucraina, affinche’ le nuove unita’ mobilitate possano essere addestrate o no?”.
Un’altra questione riguarda chi farà rispettare il cessate il fuoco. “Chi dara’ gli ordini di cessare le ostilità ? E quanto peseranno questi ordini, lungo 2 mila chilometri? Chi deciderà se c’e’ stata una violazione dell’eventuale accordo di cessate il fuoco lunga linea di 2 mila chilometri e chi verra’ ritenuto responsabile? Chi sara’ incolpato di aver violato il cessate il fuoco?“, si domanda Putin.
“Tutti questi punti devono essere studiati da entrambe le parti in modo attento e meticoloso“, ha concluso Putin, “quindi l’idea è buona e noi la sosteniamo assolutamente, ma ci sono aspetti che dobbiamo discutere e credo dovremo negoziare con i nostri colleghi e partner americani, magari con una telefonata al presidente Trump, ma sosteniamo la semplice idea di porre fine a questo conflitto con mezzi pacifici”.
Pur mostrando il consueto ottimismo e assicurando che in Russia “le cose stanno andando molto bene”, Trump, che oggi ha incontrato nello Studio Ovale il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha ammesso che le dichiarazioni dell’omologo di Mosca sono “promettenti” ma “incomplete”. “Spero che la Russia faccia la cosa giusta, vorrei incontrare Putin ma dobbiamo sbrigarci”, ha aggiunto il presidente americano il cui inviato speciale, Steve Witkoff, incontrerà nelle prossime ore, o sta già incontrando, lo stesso Putin al Cremlino.
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