Vendola: “Ecco quando la politica muore”

Nichi Vendola in un’intervista a ‘L’Unità’ si sofferma sulla guerra in corso in Israele e lancia un chiaro messaggio alla politica italiana e non solo.

Nichi Vendola ritorna a parlare a L’Unità della guerra in Israele e non solo. L’ex governatore pugliese ricorda che “la politica muore quando si abolisce il principio di speranza, ossia quando si sopprime l’idea di una alternativa possibile rispetto ad una condizione sociale ed esistenziale che risulta insopportabile“.

Vendola intervista L'Unità
Nichi Vendola sulla politica internazionale – Cityrumors.it – © Ansa

Bisogna dire che la Palestina è stato il grande rimosso della politica globale – continua Vendola – la dimenticanza colpevole di una Europa non unita. Siamo precipitati in un mondo dove si ha paura di chiedere il cessate il fuoco a Gaza. Persino invocare le regole del diritto internazionale viene denigrato come un gesto di complicità nei confronti di Hamas“.

“Il Papa è una anomalia assoluta”

Vendola intervista L'Unità
Vendola sul ruolo di Papa Francesco – Cityrumors.it – © Ansa

Vendola si sofferma anche sul Papa: “Possiamo dire che è una anomalia assoluta nel panorama mondiale. E’ l’unico leader che rovescia l’ordine del discorso, che sa con chiarezza evangelica individuare le ferite delle casa comune. Il Pontefice è il solo ad incarnare il realismo della pace e della conversione ecologica contro l’utopia regressiva della guerra“.

Nella campagna diffamatoria che la destra internazionale ha iniziato contro i vescovi e il Papa – continua il politico – si insiste molto con l’immagine del Pontefice nemico dell’Occidente, come se il pensiero critico e la profezia non fossero costitutivi della cultura occidentale“.

“Non bisogna tacere davanti al martirio della Palestina”

Vendola intervista L'Unità
Vendola sulla guerra tra Israele e Palestina – Cityrumors.it – © Ansa

Vendola sottolinea che “i veri amici di Israele dovrebbero dire ai governanti che essere amici non significa complici. Non possiamo stare in silenzio rispetto a tutto quello che sta succedendo. Non si può tacere di fronte ai crimini che stracciano il diritto internazionale, davanti al martirio della Palestina“.

Il politico si domanda anche se “per una volta non si può stare sempre dalla parte delle vittime. Davvero dobbiamo obbligare la pace del silenzio?“.

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