Vini, sia Francesco Lollobrigida che Luca Zaia hanno intonato in coro: “Basta allarmismi, bisogna difendere la cultura”
All’inaugurazione della prima Conferenza Internazionale del Vino dell’Oiv (organizzata appunto dall’Oiv e dal governo italiano) non poteva mancare la presenza di Francesco Lollobrigida. Il tutto è avvenuto in Franciacorta. L’attuale ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare ha rilasciato una intervista al ‘Quotidiano Nazionale‘ dove ha voluto fare il punto della situazione su un argomento molto importante e tanto caro agli italiani come quello relativo al vino.
Nel corso della stessa intervista il ministro ha precisato che il vino per il nostro Paese è considerato come un simbolo di storia e di cultura. Non solo: che si tratta di una vera e propria eccellenza che deve essere assolutamente difesa a tutti i costi. Basta, quindi, con questo tipo di allarmismo che non fa altro a demonizzare il vino. Un qualcosa che considera assolutamente non corretto. L’obiettivo del governo (e non solo) è quello di contrastare gli abusi.
Gli stessi che possono risultare pericolosi per l’organismo di qualsiasi prodotto. In particolar modo per il vino. Sull’enoturismo è stato molto chiaro: può essere considerato volano economico per tutti i territori. Il settore afferma che è in “buona salute”, ma che ci sono ancora numerose sfide da affrontare sulla competitività e sui mercati. Gli obiettivi del governo sono molti: cercare di fare gruppo con tutte le nazioni produttrici e di lavorare sul credito, semplificazione, equità nelle filiere per agricoltori, allevatori e pescatori.
Anche il presidente della regione Veneto non ha voluto mancare a questo importante appuntamento. Sempre al noto giornale ha voluto rilasciare le sue impressioni rivelando che si tratta di una vetrina ed evento eccezionale e che quello del vino è considerato un vero e proprio settore fondamentale per il nostro Paese e per l’economia in generale.
Sulla viticoltura non ha alcun dubbio: “Si tratta di un qualcosa di strategico. Per la nostra regione è un gioiello da tutelare. Un vero e proprio pilastro dell’export, soprattutto in testa ai dati nazionali e fattore di crescita economica“. Allo stesso tempo ha voluto enunciare un dato molto importante, riguardante il vino, verificatosi lo scorso anno.
Nel 2023, infatti, le Colline del Prosecco hanno segnato un qualcosa come quasi il 20% in più (per la precisione +18%) di visitatori rispetto al 2022. Numeri a dir poco impressionanti e che difficilmente possono essere non considerati. In conclusione non mancano i complimenti per il suo Veneto: “Ripeto che la nostra regione è la più grande vigna d’Italia. Allo stesso tempo i dati ci dicono che siamo una delle regioni più esposte a fenomeni atmosferici estremi“.
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