Il patron di Tesla ha scommesso tutto quello che poteva su The Donald e adesso aspetta il ritorno e un ruolo nel governo
Una vittoria che ha fatto inevitabilmente il giro del mondo e che potrebbe cambiare totalmente gli scenari e gli equilibri. Il successo di Donald Trump ha avviato un processo inevitabile e a trarne beneficio è stato Elon Musk.
Tanti si chiedono adesso cosa potrà mai fare il patron di Tesla e di X, anche perché le sue azioni vere e virtuali sono schizzate in una maniera vertiginosa. Non è un mistero che gran parte del merito del grande successo di Trump deve essere attribuito al supporto del padrone di Space X.
Le sue aziende, chi più chi meno, hanno già guadagnato e stanno guadagnando tantissimi soldi. Un investimento da parte di Musk che adesso potrebbe trasformarsi in ancora più potere e celebrazione. Per molti, l’imprenditore sudafricano è pronto per avere un ruolo importante all’interno del governo.
Il patron di Tesla e cittadino sudafricano nel mirino ha messo un ruolo di spicco e di grande importanza nella nuova squadra di Trump tanto da pensare di poter fare parte di un settore che possa dare dei grandi tagli alla spesa pubblica, ma non solo.
Musk porta Meloni da Trump
Trump per la verità ancora non si è sbilanciato su quale ruolo potrebbe avere Musk all’interno del governo, ma c’è da giurarci che eserciterà la sua influenza da qui in futuro, senza alcun dubbio. A Fox News, Trump si era esposto e aveva dichiarato che desidererebbe Musk al suo fianco come “segretario per il taglio dei costi” anche se ha sottolineato più volte che non farebbe parte del suo gabinetto, a meno che le cose non siano cambiate.
Da parte sua Musk su X si era definito il futuro Chief Technical Officer (CTO) degli Usa che sarebbe una sorta di direttore tecnico di un dipartimento che lo stesso Musk stesso ha definito Department of Government Efficiency.
In tutto questo Musk può essere fondamentale anche per i rapporti internazionali come con Meloni, ma non solo anche con Macron, ad esempio.
Con l’Italia potrebbe davvero realizzare dei veri e propri “ponti” con gli Usa e con e per lo stesso Trump anche perché il rapporto con Meloni è diverso rispetto a quello con Macron e altri capi di Stato europei, un continente a cui Musk è molto legato, anche se non come la Cina.