Sui social esplode la rivolta di molti genitori, alla lettura di alcuni corsi studiati dall’assessorato alle scuole: i temi trattati e le proteste
Tutto pronto per l’inizio dell’anno scolastico. Nei prossimi giorni gli istituti italiani accoglieranno centinaia di migliaia di studenti: dai licei fino alle elementari, tanti ragazzi si ritroveranno in aula per affrontare un nuovo anno. Molte scuole si stanno già organizzando con nuovi corsi legati ad argomenti di interesse pubblico (sono molte le iniziative legate all’informativa, al mondo del lavoro e agli ultimi sviluppi, compresa l’intelligenza artificiale). Ma c’è anche chi ha pensato di dedicare spazio ad argomenti che stanno già facendo discutere.
Secondo quanto specificato oggi da Libero, la giunta Dem milanese, starebbe pensando di organizzare nelle scuole del capoluogo meneghino, corsi dedicati ad alcuni temi cari alla cultura arcobaleno. Sui social la notizia ha già scatenato critiche e divisioni. Molti chiedono provvedimenti, altri ricordano quanto sia labile la mente dei più piccoli: facilmente manovrabile, soprattutto negli anni dello sviluppo.
Il progetto si chiama “Scuole Aperte” ed è stato organizzato e creato dall’assessorato competente. L’intenzione, secondo i promotori è cercare di rendere “«ciascuna scuola della città, per il proprio territorio, un vero e proprio centro civico” ed in grado di coinvolgere più della metà degli istituti totali. Un programma di attività, ancora in costruzione, ma dove vengono riportate alcune iniziative molto chiare. Il bando parla apertamente di “temi che favoriscano l’inclusione sociale”, con una serie di corsi specifici.
I corsi proposti
Tra i titoli spicca “Il valore delle differenze”, dove Agedo, un’associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans” tratterà temi legati a transfobia e omofobia. “E’ giusto che i bambini ascoltino questo tipo di messaggio?”, si chiedono molti utenti sui social. “Verrà dato spazio anche a chi invece spiegherà il valore della famiglia tradizionale?”, si chiede un’altra donna su Twitter. Tra gli altri temi trattati ci sono anche quelli legati alla lotta al Bullismo, al “Diritto di protesta pacifica” (cresce la curiosità nel capire chi lo terrà e a chi è rivolto), “Una scuola senza barriere”, “Puro cioccolato” (?), “Accompagnare l’inclusione di famiglie neo arrivate a Dergano e San Siro”.
Molti chiedono che gli istituti scolastici non approvino, nel loro piano formativo, questi corsi. O che n vengano organizzati altri per permettere ai più piccoli di sentire ogni tipo di informazione e provare a farsi una propria idea specifica. Tra le tante idee promosse, quelle legate alla conoscenza delle tematiche internet e alla difesa personale. Anche alla luce dei tanti problemi di ordine pubblico che hanno colpito Milano.