Dopo aver dominato su tutte le piste da sci del mondo, oggi Alberto Tomba conduce una vita completamente differente.
Ci sono atleti che sono in grado, grazie al loro talento ma anche alla loro personalità, di trascendere i confini dello sport per diventare delle icone non solo della disciplina di riferimento ma del periodo storico in cui compiono le loro imprese. Di esempi nella storia ce ne sono tantissimi, i più noti sono Pelé e Maradona nel calcio, Jordan e James nel basket, Schumacher e Senna in F1, Rossi e Marquez nella MotoGp, Ali e Tyson nel pugilato.
A questi giganti dello sport si è aggiunto a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 uno sciatore bolognese talmente forte da cannibalizzare le competizioni a cui partecipava e talmente “mediatico” da paralizzare l’Italia intera durante la settimana televisiva più attesa dell’anno, quella del Festival di Sanremo.
Era infatti il 1988 quando in febbraio si tenevano le Olimpiadi invernali a Calgary (Canada) e il nostro portabandiera scendeva a velocità supersonica alla ricerca della prima medaglia d’oro di specialità. In quel momento è sembrato che fosse tutto scritto, che invece di una competizione si stesse guardando la scena di un film, e sono stati 16milioni gli spettatori che hanno accompagnato l’impresa che poi è diventata un evento immortale sia dello sport che della televisione.
Proprio quella vittoria in diretta nazionale dal palco dell’Ariston ha fatto sì che lo sciatore di cui stiamo parlando – e che ovviamente è Alberto Tomba – diventasse un personaggio mediatico. Durante la sua carriera è stato seguito sempre da milioni di fan ed è grazie a lui se per oltre un decennio uno sport di nicchia come lo scii è diventato popolare in tutto “Lo stivale”.
Nella sua straordinaria carriera Tomba ha vinto tutto, portando a casa tre ori e due argenti olimpici, due ori e due bronzi ai Mondiali, una Coppa del Mondo di Sci e otto Coppe del Mondo di specialità, 4 in slalom gigante e 4 in slalom speciale. Successi che gli sono valsi l’ingresso di diritto nella Hall of Fame dello Sci, onorificenza che gli è stata conferita nel 2015.
Ma se il mondo dello sport non ha mai dimenticato l’Alberto nazionale, lo stesso non si può dire per quello dello spettacolo che lo ha corteggiato durante la carriera, sedotto dopo il ritiro avvenuto nel 1998 e presto abbandonato dopo il flop commerciale del suo primo – e fortunatamente unico – film ‘Alex l’Ariete’.
Dopo il flop colossale al botteghino, di Tomba si sono gradualmente perse le tracce, finché lo scorso anno Netflix non ha pubblicato un documentario che ne ripercorre la carriera. Il prodotto della piattaforma digitale è molto buono e permette ai più giovani di conoscere un atleta che ha fatto la storia.
Ad eccezione del progetto Netflix, Tomba ha abbandonato l’idea di far parte del mondo dello spettacolo, oggi Alberto vive in serenità nella sua Bologna e nel tempo libero continua a sciare per passione. L’ex numero uno dello scii italiano, però, non ama stare con le mani in mano e nel corso dell’anno si occupa di promuovere lo sci e lo sport in generale su tutto il territorio nazionale.
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