Michael Jordan resta una delle icone più grandi dello sport mondiale. Un atleta in grado di cambiare letteralmente la pallacanestro portandola a un livello superiore, non soltanto con le sue immense doti tecniche, ma anche in termini di popolarità, facendo diventare il basket professionistico americano e la NBA in particolare, la lega più importante al mondo, per un successo che dura ancora oggi.
Per milioni di tifosi e appassionati di tutto il mondo, la canotta rossa numero 23 rosso dei Chicago Bulls resta forse una delle memorabilia più iconiche della storia dello sport. MJ e la numero 23 sono un marchio indissolubile, più delle mitiche scarpe Air Jordan create dalla Nike proprio “su misura” per il giocatore americano. Un binomio vincente e sacro per i puristi del basket, ma che ha avuto un’incredibile eccezione un giorno d’estate del 1985, quando Jordan giocò una gara esibizione, durante una tournee in Italia, con la maglia dell’allora Stefanel Trieste.
Michael Jordan e quella partita in Italia
Nell’agosto 1985 Michael Jordan non era ancora quella leggenda assoluta che sarebbe diventato negli anni a seguire, ma dopo la sua prima stagione in NBA con la maglia dei Bulls aveva iniziato la sua scalata all’Olimpo del basket. La Nike lo aveva già messo sotto contratto puntando fortissimo sul giovane talento uscito da North Carolina, tanto che in estate lo aveva mandato in tour in Europa per promuovere il primo modello di Air Jordan, le mitiche scarpe ancora oggi tra le più vendute al mondo. Nella tappa italiana di quel tour di Trieste andò addirittura oltre e scese in campo per un’amichevole tra l’allora Stefanel Trieste e la Mobilgirgi Caserta indossando la maglia nero-arancio della squadra friulana, rigorosamente con il numero 23 sul petto.
All’asta a un prezzo da capogiro
Una partita amichevole dove MJ realizzò tanto per gradire 41 punti e disintegrò anche un canestro nel tentativo di eseguire una delle sue incredibili schiacciate. Dopo la partita l’allora presidente di Trieste, Giuseppe “Bepi” Stefanel, si fece autografare e dedicare la maglia numero 23 usata da MJ (sulla quale campeggiava un grande quadrifoglio, simbolo della Stefanel in quegli anni). La canotta rimase in possesso della famiglia Stefanel fino a quando, nel novembre 2020, venne messa all’asta e ne furono perse le tracce. Ora, a distanza di qualche tempo, la maglia è ricomparsa nelle mani della Sotheby’s, la stessa casa d’aste che ne curò la vendita 4 anni fa, che l’ha nuovamente messa in vendita, fissando il prezzo di partenza in 420 mila dollari.