La nazionale verdeoro ora trema in vista delle prossime competizioni internazionali: potrebbe non partecipare al Mondiale 2026
Guai in vista per il Brasile. Una delle migliori nazionali del mondo rischia grosso nei prossimi giorni. Infatti, quella che potrebbe essere in futuro la squadra allenata da Carlo Ancelotti, ora sulla panchina del Real Madrid, potrebbe ricevere una durissima sanzione da parte dei principali organi del calcio. E il motivo è molto semplice. I verdeoro potrebbero essere esclusi nel prossimo futuro da tutte le competizioni internazionali, ta cui anche il Mondiale. La causa principale è la decisione da parte della Corte di Giustizia di Rio de Janeiro di rimuovere Ednaldo Rodrigues dalla presidenza della CBF (per irregolarità durante la sua elezione nel 2022), con le conseguenti elezioni indette entro i 30 giorni successivi.
Questa la lettera di avviso inviata da Fifa e Conmebol (la Uefa del Sudamerica) alla Cbf (la federcalcio brasiliana): “Le federazioni nazionali che fanno parte della Fifa devono gestire i propri affari in modo indipendente e senza alcuna influenza da parte di terzi. Se la Fifa sospendesse la Cbf, questa perderebbe tutti i suoi diritti di adesione con effetto immediato e fino a una prossima revoca. Ciò significherebbe anche che la Cbf, le squadre rappresentative e tutti i suoi club non avrebbero più il diritto partecipare a qualsiasi competizione durante il periodo di sospensione”.
Per verificare quanto sta avvenendo nel paese, sia la Fifa che la Conmebol saranno in Brasile a inizio gennaio “per incontrare le persone coinvolte, esaminare la situazione attuale e lavorare insieme per trovare una soluzione”. In più, all’interno del monito, si legge l’invito a non prendere più alcuna decisione che riguardi la federcalcio brasiliana prima di tale viaggio: “Se questo non verrà rispettato, la Fifa non avrà altra scelta che deferire la questione al proprio organo decisionale competente per un esame e una decisione, che potrebbe includere anche una sospensione”. Infatti, il problema principale è che la Fifa stessa non riconosce l’attuale mandato ad interim di José Perdiz.
La sua risposta, però, riportata da UOL, non è tardata ad arrivare: “Questa lettera la vedo come un segnale positivo, ma, come stabilito dalla Giustizia brasiliana e confermato in tutte le istanze, compreso il presidente della Corte Superiore di Giustizia e della Corte Suprema, devo indire le elezioni entro il termine stabilito, nella trasparenza e nell’equità richieste. È necessario condurre questa fase transitoria nel rigoroso rispetto del quadro giuridico, con indipendenza e imparzialità, in linea con lo statuto della federcalcio stessa e della Fifa, con l’unico obiettivo di conformarsi alla decisione della Corte brasiliana”.
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