Un clamoroso caso politico sportivo sta sconvolgendo il mondo del calcio e potrebbe avere ripercussioni su tutte le manifestazioni sia a livello di nazionali che di club. In dubbio anche il futuro di Ancelotti
La prossima Copa America e la prossima Coppa del Mondo senza il Brasile. La prossima Copa Libertadores senza i Campioni in carica del Fluminense. La Copa Libertadores e la Recopa sudamericana senza club brasiliani. Potrebbero essere questi i verdetti che la FIFA deciderà di applicare nelle prossime settimane perché non contenta della destituzione del Presidente della Federcalcio brasiliana.
La sentenza da parte della Corte di Giustizia di Rio de Janeiro di rimuovere Ednaldo Rodrigues dalla presidenza della CBF, la federazione calcio brasiliana, per presunte irregolarità durante la sua elezione nel 2022, con le conseguenti elezioni indette entro 30 giorni, è la motivazione del fortissimo scontro in atto tra la FIFA e la CBF. Per la prima volta il massimo organismo mondiale del calcio entra in una situazione interna a una delle federazioni affiliate.
Un vero terremoto
Carlo Ancelotti, prossimo commissario tecnico della nazionale verdeoro dal giugno 2024, potrebbe non avere una nazionale da allenare perchè squalificata e quindi impossibilitata a scendere in campo. E’ questa la notizia che sta squassando il calcio mondiale proprio negli ultimi giorni di questo 2023. L’ultimo presidente della CBF, Ednaldo Rodrigues, è stato messo sotto accusa per irregolarità commesse durante le elezioni che lo hanno proclamato Presidente nel 2022. Una scelta epocale, con la Corte di Giustizia di Rio de Janeiro che ha indetto nuove elezioni entro 30 giorni dalla rimozione di Rodrigues e l’assunzione di José Perdiz a ruolo di Presidente ad interim fino a quando non ci sarà una nuova leadership. Una decisione che si è abbattuta come un terremoto su tutto il movimento calcistico brasiliano sia a livello di nazionale che a livello di club impegnati nelle varie manifestazioni internazionali.
La decisione senza precedenti
La Fifa e la Federcalcio del Sudamerica (Conmebol) hanno scritto una lettera alla Confederazione calcistica brasiliana (CBF), minacciando di sospenderla, con conseguente esclusione dalle competizioni internazionali della Seleçao e di tutti i club, se non risolverà in tempi brevi e senza ingerenze esterne la questione della presidenza. Una decisione che rappresenta comunque una prima volta dato che la Federazione mondiale non si era mai intromessa in questioni “politiche” interne di una federazione a lei affiliata. “La FIFA e la CONMEBOL desiderano sottolineare con forza che, fino a quando tale missione non avrà luogo, non verrà presa alcuna decisione che influisca sulla CBF, comprese eventuali elezioni. Se ciò non dovesse essere rispettato, la FIFA non avrà altra scelta se non quella di presentare la proposta questione al suo organo decisionale competente per l’esame e la decisione, che potrebbe anche includere una sospensione”, questo il testo del comunicato ufficiale emesso congiuntamente. La FIFA e la Conmebol formeranno quindi una commissione per discutere questa grossa problematica l’8 gennaio e hanno minacciato che potrebbero lasciare la selezione cinque volte campione del Mondo fuori dalle principali competizioni se ci dovessero essere le elezioni nel mese di gennaio.
Cosa accadrà alla nazionale brasiliana
Se verrà confermata dalla Federazione brasiliana la scelta di mandare a casa Ednaldo Rodrigues, apparentemente senza prove certe, come afferma la FIFA, il Brasile verrà automatico escluso da tutte le competizioni FIFA e Conmebol. Quindi la Coppa America della prossima estate e, se il caso non verrà risolto, addirittura il Mondiale 2026. E anche i club brasiliani sarebbero minacciati di essere esclusi dalle competizioni internazionali per club: la Copa Libertadores, appena vinta dal Fluminense, e la Recopa sudamericana. Una situazione che riguarda molto da vicino anche Carto Ancelotti, attuale allenatore del Real Madrid, perchè da giugno dovrebbe essere lui a sedersi sulla panchina della selecao e guidare subito dopo la nazionale verdeoro nella successiva Copa America.
