Calcio in Tv, ora la multa è istantanea: è caccia al pirata in tutta Europa

La nuova legge anti pirateria è entrata definitivamente in vigore, così come il protocollo tecnico che permetterà di stanare i furbetti del “pezzotto” in tempo reale con conseguente salatissima multa

E’ stato lo stesso Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ad annunciare la grande e soprattutto attesa novità. Da oggi è entrato definitivamente a regime il protocollo tecnico antipirateria. Dopo che lo scorso anno era stata approvata la legge apposita, l’Agcom ha messo a disposizione dalla Lega Serie A una sofisticata piattaforma tecnologica che, attraverso una “osservazione diretta”, è in grado di individuare i siti pirata e oscurarli al massimo entro trenta minuti grazie ai prestatori di servizi e di accesso alla rete.

Ecco la nuova legge antipirateria – Cityrumors.it –

 

Con l’inizio della nuova stagione calcistica sono tornate a galla tutte le polemiche relative al prezzo dell’abbonamento per usufruire dell’intero pacchetto di partite della nostra Serie A trasmesse in esclusiva via streaming da DAZN, che per cinque anni ha ottenuto i diritti. Un prezzo, anche alla luce dei recenti aumenti applicati dalla piattaforma, che ha fatto infuriare non poco tutto il popolo di appassionati italiani.

Ora la multa è automatica

A un anno di distanza dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, oggi la legge antipirateria nel calcio è diventata realtà e l’intero protocollo tecnico è entrato a regime. È stato infatti firmato da Agcom, Guardia di Finanza e Procura di Roma il protocollo che consente di mettere a disposizione dell’autorità giudiziaria i dati identificativi degli utenti. Una mossa che si unisce a un emendamento per un’altra stretta importante: quella contro le VPN che consentono accessi illegali alle partite, aggirando la legge. In pratica, chi si collega illegalmente da una qualsiasi rete internet potrà essere individuato all’istante e, oltre all’oscuramento immediato dell’evento che si sta guardando senza abbonamento, riceverà una multa fino a 5mila euro praticamente in tempo reale. “Oggi registriamo un passo fondamentale nella lotta alla pirateria. Finalmente, grazie al protocollo firmato dall’AGCOM con la Guardia di Finanza e la procura della Repubblica di Roma, i dati identificativi degli utilizzatori del pezzotto saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria”, ha commentato l’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo che ha poi aggiunto “nessuno può pensare di continuare a rubare contenuti illegalmente e farla franca”.

E’ caccia la pirata in Europa – Cityrumors.it

 

E’ caccia al “pezzotto” in tutta Europa

Quello del famigerato “pezzotto” è un problema che non riguarda soltanto il nostro paese, ma che interessa tutte le nazioni dove il calcio vive dei diritti televisivi in esclusiva. Se in Italia gli abbonamenti a Dazn, non riescono proprio a decollare, tra costo eccessivo, una connessione non sempre ottimale e un servizio streaming non proprio all’altezza, in nazioni come Francia e Spagna il pezzotto regna indisturbato, con buona pace delle società calcistiche interessate. In una recente intervista, lo stesso presidente della Federcalcio spagnola Tebas ha dichiarato che il 40% della popolazione spagnola pirata il calcio con la complicità delle grandi aziende tecnologiche, annunciando una imminente denuncia contro Google per costringerla a rimuovere le applicazioni pirata dai cellulari. Anche la versione francese di DAZN, che ha in esclusiva i diritti della Ligue 1, è schiava di Telegram e altre “scappatoie” social per riuscire a vedere i match della prima divisione senza pagare o con un canone minimo di soli 10 euro. Lo stesso calcio inglese di “Sua Maestà” Premier League è costretto a convivere con il pezzotto made in UK. Nonostante i diritti tv per trasmettere soltanto il 50% delle partite a settimana siano i più redditizi del mondo per quanto concerne il calcio, anche in Inghilterra la pirateria è assai diffusa ed è sostanzialmente proporzionale al successo economico.

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