In una conferenza stampa organizzata a Coverciano il designatore arbitrale, alla luce delle recenti polemiche, ha difeso i direttori di gara e chiesto pene più dure alla giustizia sportiva
Anche se nel campionato per fortuna si continua a giocare, è sotto gli occhi di tutti che alcuni, anche grossolani, errori arbitrali, poco coadiuvati dagli uomini nella sala Var, hanno pesantemente condizionato i risultati finali di alcune partite, scatenando polemiche infinite prima in campo, poi fuori al termine della stessa, come neanche ai tempi delle “sette sorelle“. Errori che comunque hanno costretto a intervenire lo stesso designatore Gianluca Rocchi.
Nella consueta conferenza stampa di metà campionato che si è tenuta nell’Aula Magna di Coverciano, infatti Rocchi ha voluto precisare con forza le decisioni prese nelle ultime giornate in campo, ammettendo e spiegando anche il perchè di certi errori accaduti, ma anche difendere con forza la categoria. “Nelle ultime due giornate, specialmente nell’ultima, siamo scivolati su errori evitabili, ma siamo persone per bene, lavoriamo tantissimo e meritiamo rispetto”. Rocchi poi analizza alcuni episodi: “Ditemi se il derby di Coppa Italia tra Lazio e Roma è stato uno spettacolo decente. Abbiamo avuto Orsato, il miglior arbitro del mondo, offeso da tesserati. Guida è stato quasi aggredito a Salerno da un tesserato, non è accettabile. Nessuno pensi che urlare e protestare a caso possa condizionare le nostre scelte. Chiedo ai tesserati un comportamento diverso e alla giustizia sportiva di essere dura, questo sistema non ci va più bene. Prendiamo esempio dalla Uefa, lì chi sbaglia paga caro”.
Il designatore arbitrale ha chiesto soprattutto un cambio di approccio da parte dei protagonisti del calcio nei confronti dei direttori di gara, sotto attacco nelle ultime settimane. “Nessuno creda che vociare a caso serva per ottenere risultati”, ha detto Rocchi. “Più che ammettere gli errori cosa dobbiamo fare? Ci sono grandissimi prospetti in questo gruppo, ma quando investi nei giovani ci vuole tempo”. Rocchi ha anche chiesto alla giustizia sportiva di punire severamente chi attacca gli arbitri. “Chiedo ai tesserati di avere un atteggiamento diverso nei confronti degli arbitri e alla giustizia sportiva di essere davvero dura. Non possiamo essere noi i Carabinieri sul terreno di gioco e poi certa gente la rivediamo subito in campo. Ora basta. Prendiamo esempio dalla Uefa, lì chi sbaglia paga caro”. Per chiudere con un monito per tutti gli addetti ai lavori. “Da ora in poi però non accettiamo più tutto: siamo persone per bene, i ragazzi sono persone per bene. Questi ragazzi non li tocca nessuno; se il problema sono io, me ne posso andare anche subito. Sul gruppo Var stiamo facendo un bel lavoro, anche dal punto di vista psicologico con sedute specifiche che ci saranno pure oggi a Lissone. Il gruppo dei varisti va tutelato”.
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